Bresciamania: sconfitta indigesta ma la reazione fa ben sperare
CAMBIO MODULO - Un po’ per necessità ma anche per provare a variare qualcosa sotto il punto di vista tattico Eugenio Corini ha abbandonato il fidato 4-3-1-2 schierando una squadra più bilanciata con il 3-5-2. Un modulo speculare all’Inter con quest’ultimo ad aver messo in grossa difficoltà la corazzata di Antonio Conte. Una variazione ad aver esaltato alcuni giocatori. Sabelli, libero da compiti difensivi, si è dimostrato essere una vera spina nel fianco della retroguardia interista. Bisoli ha disputato una partita di sacrificio ma altrettanto di grande verve agonistica in attacco. Balotelli e Donnarumma messi più vicini alla porta hanno dialogato e sono stati pericolosi così come il solito Tonali più protetto da un centrocampo robusto ha ancor di più fatto vedere qualità e visione del gioco
DEBUTTANTI – L’altra grande risposta positiva della serata è arrivata dai quei giocatori fino ad ora mai impegnati. Debutto assoluto in Serie A per i vari Alfonso e Mangraviti: il primo per esigenza (l’infortunio dell’ultimo momento di Joronen), il secondo per un’intuizione del tecnico. Entrambi hanno risposto presente con Alfonso incolpevole sui gol dell'Inter e poco impegnato ma soprattutto con Mangraviti ha sfruttato nel migliore dei modi la chance di giocare dal primo minuto. Si tratta di frecce in più nell’arco di Corini come lo sarà Emanuele Ndoj (altro debuttante ieri sera, in campo per uno spezzone di gara). Sul centrocampista albanese il Brescia ha scommesso tantissimo, solo un infortunio lo ha tenuto lontano dai campi fino ad ora. Il recupero della miglior condizione garantirà al Brescia una pedina importante nello scacchiere tattico biancoazzurro.
BALOTELLI – Le scuse social arrivate poco dopo il fischio finale della sfida contro l’Inter per l’errore clamoroso sotto porta sono il segno evidente di un attaccamento alla causa. Super Mario contro la sua ex squadra non ha segnato ma c’è andato molto vicino in un paio di circostanze. La prestazione abulica e incolore di Genova è un lontano ricordo. Balotelli ha corso, lottato, giocato per se stesso e la squadra. Ora gli manca il gol e al Brescia mancano come il pane le sue realizzazioni. La strada intrapresa è quella giusta, i segnali arrivati da lui e dalla squadra contro l’Inter fanno ben sperare. Il derby di domenica con l’Hellas Verona deve essere la gara che cambierà le sorti della stagione, ad ogni costo.