Buffon da record: 'Avanti finché ci sono motivazioni. Champions? Dispiacere, ronza sempre in testa...'
BUFFON DELL'ESORDIO - "Era un giocatore molto più spensierato. Avevo tantissimi sogni, alcuni grandiosi, e sulla spinta di quell'approccio alla vita di non volermi mai accontentare sono arrivato qui. Battere il record di presenze con la Juve di Del Piero non è uno dei miei obiettivi, non gioco per questi motivi qui perché due anni fa avevo praticamente smesso: poi è arrivato il PSG e il rientro qui e lo stare bene. Mi accorgo che se ho le motivazioni giuste, qualche partita la posso fare senza problemi dando ottime risposte".
RINNOVO - "Almeno fino a 43 anni ci siamo, ma da quando ho compiuto 40 anni ragiono mese dopo mese, è la cosa migliore anche per fare valutazioni personali. Finché le motivazioni e la forma sono alti è giusto continuare a giocare, perché nulla mi rende più felice di giocare certe partite".
PARTITA DA INCORNICIARE - "La prima, la sognavo da quando ero bambino: è stato il coronamento del mio sogno e avevo il desiderio sfrenato di farmi conoscere".
CHAMPIONS LEAGUE - "E' qualcosa che ronza nella testa, è inevitabile. Ci sono andato vicino talmente tante volte che non averla acchiappata per le orecchie è un dispiacere. Ma da certi dispiaceri ho trovato la forza per non arrendermi: la spiegazione che mi do a certe serate tristi è anche questa".