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  • Cagliari-Inter, le pagelle di CM: Barella da mani nei capelli. D'Ambrosio uomo provvidenza. Cragno fa tremare Conte

    Cagliari-Inter, le pagelle di CM: Barella da mani nei capelli. D'Ambrosio uomo provvidenza. Cragno fa tremare Conte

    • Antonio Cinus e Pasquale Guarro
    Cagliari-Inter 1-3

    CAGLIARI

    Cragno
    7 : una vera e propria saracinesca. Para qualsiasi cosa si diriga verso la propria porta fino al 60'. Incolpevole sul gol da fuori di Barella, poteva forse fare di più sul secondo. Il terzo non lo contiamo, visto che era andato a saltare alla ricerca del pareggio.

    Faragò 6: nel primo tempo prova a spingere ma complice Zappa sulla stessa fascia decide successivamente di pensare maggiormente alla fase difensiva.

    (dal 23' s.t Klavan 5,5: entra per marcare Lukaku, compito portato a termine perfettamente. Disattento però in occasione del raddoppio nerazzurro)

    Walukiewicz 5,5: parte in sordina ma già nel primo tempo prende le misure delle punte nerazzurre. Cala nella fase finale del match, quella più importante.

    Carboni 5,5: marcare Lukaku non è certamente il più facile dei mestieri. Il giovane difensore sardo soffre e si vede, bravo però a non crollare troppo dal punto di vista psicologico.

    (dal 44' s.t Simeone s.v)

    Lykogiannis 5,5: assente per gran parte della gara. Non spinge come richiesto dal proprio tecnico. Attento però in fase difensiva.

    Marin 6: il rumeno sembra aver preso confidenza con il campionato italiano dimostrando anche una buona intesa con Rog.

    Rog 7: prende per mano il centrocampo rossoblù e non lo molla più. Onnipresente, fondamentale più volte sull'ex Barella.

    Zappa 6,5: il terzino dell'under 21 prima gioca da ala e successivamente da terzino, dimostrandosi in entrambe le occasioni un osso duro da superare.

    Joao Pedro 5,5: il brasiliano non brilla come sempre, in partite del genere da lui ci si aspetta di più.

    Sottil 7: si inizia a pensare che il ragazzo abbia inserite delle vere e proprie pile Duracell. Corre per tre e non si stanca mai. Corona la partita con un grandissimo gol.

    (dal 23' s.t Nandez 5,5: di ritorno in campo dopo il covid, non incide come sa fare. Poteva fare di più in chiusura su Barella in occasione del gol)

    Pavoletti 5: si sbatte su ogni pallone, lotta, torna in difesa ma... ha sul groppone il gol sbagliato nel recupero del primo tempo, gol che avrebbe probabilemente chiuso la partita.

    (dal 30' s.t Cerri 5,5: tiene palla, tiene su la squadra ma nel finale si divora la rete del pareggio)

    All. Di Francesco 6: prepara la partita nel migliore dei modi. Sapeva di dover soffrire per colpire in silenzio e così ha fatto. Peccato che la squadra sia crollata nella fase più importante del match. 

    INTER

    Handanovic 6:
    Un tiro un gol. Ultimante gli capita spesso, un po’ per colpe, un po’ per sfortuna, come sul gol di Sottil, francamente imprendibile. Lui come al solito battezza la conclusione e non accenna neanche l’intervento. Atteggiamento fastidioso.

    Skriniar 6: Mura Sottil una prima volta, ma la respinta finisce ancora alla punta sarda e non fa in tempo ad opporsi nuovamente. Pavoletti scappa alle sue spalle e fallisce una clamorosa occasione sul tiro-cross di Zappa. Prova l’incursione in area avversaria ma Carboni disturba la sua conclusione. Lascia tutto in campo.

    de Vrij 6: Prima Pavoletti e poi Cerri provano a metterlo in difficoltà. Gioca di fisico e prova a impostare l’azione vedendo Brozovic in difficoltà.

    Bastoni 6: Si coordina e prova la conclusione su cross di Eriksen, ma il pallone finisce alto. Gioca con la solita personalità ma esce quando Conte decide che è tempo di provare un modulo più spregiudicato.

    (Dal 27’ s.t. Lautaro 6,5: Entra col giusto piglio, prova la conclusione di sinistro ma il pallone finisce fuori di poco. Anticipa il diretto avversario e serve a Lukaku il pallone che vale il 3-1.

    Darmian 5,5: Sulla fascia prova qualche iniziativa ma non incide.

    (Dal 13’ s.t. Young 6: Prova subito la conclusione ma Cragno smanaccia. Tiene bene il campo e offre il proprio supporto in un momento della partita.

    Barella 8: Rog lo tormenta con pressing asfissiante e interventi al limite. Lui è sempre l’ultimo ad arrendersi, si sfianca a coprire anche i buchi dei compagni e trova un gol bellissimo che riporta l’Inter sui binari giusti ed è suo anche il cross per D’Ambrosio, che porta l’Inter in vantaggio. 

    Brozovic 6: Gara complessa, non riesce a gestire palla con tranquillità e le sue giocate non sono sempre precise.

    Eriksen 6: Spalletti diceva che la partita di un giocatore è una scatola da riempire di giocate: in 58’ minuti il danese ci mette dentro due assist e una conclusione. Con quasi 7 km percorsi. Gioca da mezzala, in interdizione non ha il furore che chiede Conte, ma non l’avrà mai. Deve lavorare per rimanere costantemente in partita e non accendersi a folate.

    (Dal 13’ s.t. Sensi 6,5: Apre per Hakimi e poi va in area di rigore a prendersi lo stesso cross del marocchino, ma impatta male il pallone e la conclusione finisce alta. Finta di sinistro e conclusione di destro, la palla esce di un soffio alla sinistra di Cragno. Il suo ingresso contribuisce a cambiare l’Inter

    Perisic 5: Sul mancino un’occasione d’oro per rispondere immediatamente a Sottil, la spreca miseramente.

    (Dal 1’ s.t. Hakimi 6: Entra per dare maggiore spinta ma subisce un guaio fisico che ne limita la corsa).

    (Dal 38’ s.t. D’Ambrosio 7,5: Spesso e volentieri veste i panni di uomo decisivo. Entra e trova il gol andando a incornare un traversone di Barella. Un gol alla D’Ambrosio, di testa, a spuntare dalle retrovie.

    Lukaku 6,5: Su servizio di Eriksen, fallisce un rigore in movimento ritardando la battuta a rete. Scambia con Sanchez e incrocia di mancino, ma trova ancora una volta un attento Cragno a respingere. Le energie scarseggiano, ma trova lo scatto finale per bruciare Cragno e involarsi a rete per chiudere il match.

    Sanchez 6,5: Lega i reparti, gioca con e per la squadra. Trova due belle conclusioni e entrambe le volte Cragno risponde con due grandi parate.


    Conte 7: L’Inter è poco cinica e rischia di perdere una partita incredibile. Ma queste non sono colpe da riconoscere al tecnico. La squadra domina, crea e vince. Sceglie i cambi giusti e osa con coraggio.

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