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  • Cagliarimania: il ko non importa, conta il debutto di Serra, talento cristallino

    Cagliarimania: il ko non importa, conta il debutto di Serra, talento cristallino

    • Mauro Cossu
    Una sconfitta che brucia, indubbiamente, ma con tante attenuanti. A Bergamo, è andata in scena l'ennesima delusione esterna per il Cagliari, caduto inesorabilmente sotto i colpi da fenomeno del Papu Gomez. All’Atleti Azzurri d’Italia, la banda di Gasperini ha archiviato la pratica rossoblu dopo appena sedici minuti, quanto basta al folletto argentino per stendere Rafael & Co. con un micidiale uno-due.

    Eppure il Cagliari ha provato a reagire al doppio svantaggio, mettendo in campo quel pizzico di orgoglio che ha sempre contraddistinto la formazione sarda. Però, i limiti nell'organico messo in campo da Rastelli sono apparsi fin da subito un ostacolo insuperabile. Il tecnico rossoblu può sicuramente recriminare per le numerose assenze che hanno falcidiato la squadra cagliaritana nelle ultime settimane: Rastelli ha perso per infortunio il neo acquisto Faragò, poi Padoin, Farias e nella rifinitura pre gara anche Sau. Senza dimenticare il lungodegente Melchiorri e un Ibarbo ancora ben lontano dalla forma fisica migliore. Fuori anche Joao Pedro, stangato dal Giudice Sportivo con tre turni di stop. Assenze che hanno ridotto all'osso la rosa e che hanno decisamente scombussolato i piani dell'allenatore rossoblu, come ha confidato lui stesso nel post partita: "Avrei voluto schierare la squadra con il 4-3-2-1, tenendo gli attaccanti tra le linee per aprire varchi tra i loro difensori centrali. Purtroppo nell’allenamento di rifinitura di ieri si è infortunato Sau e neanche Borriello stava bene: ha stretto i denti, ha giocato ma non era certo al cento per cento. Complimenti all’Atalanta, ma noi oggi eravamo decimati”.

    Nel grigio pomeriggio bergamasco, però, spiccano due note positive per la compagine rossoblu. La prima: il recupero di Artur Ionita. Il centrocampista moldavo, fermo dallo scorso 11 settembre a causa della frattura del perone, a distanza di quasi 5 mesi è tornato tra i convocati, giocando anche gli ultimi minuti di gara, utili per riprendere confidenza con il campo. E adesso il classe 1990 ex Verona è pronto per dare il suo prezioso contributo nella seconda parte di campionato. La seconda nota positiva riguarda Federico Serra: il giovane attaccante classe 1997, gioiello della Primavera rossoblu, ieri ha fatto il suo debutto in Serie A, subentrando al 79' al posto di Capuano. Un talento cristallino sul quale il Cagliari punta forte per il futuro.

    Tornando al calcio giocato, contro l'Atalanta si poteva indubbiamente fare di più, anche se la banda di Gasperini, tra le mura amiche, ha dimostrato di poter mettere sotto chiunque con il suo bel calcio. Sotto 2-0 dopo un quarto d’ora, con una rosa ridotta all'osso, per i sardi la gara si è trasformata in una vera e propria montagna da scalare. Da Bergamo, il Cagliari torna a casa senza troppi sorrisi, con poche convinzioni, ma con tante attenuanti. L'obiettivo imprescindibile è uno solo: guardare avanti. All'orizzonte c'è la difficile gara contro la capolista Juventus, in un Sant'Elia che si preannuncia tutto esaurito. Servirà tutto il calore del popolo sardo per spingere i ragazzi di Rastelli verso un'impresa titanica.

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