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  • Cagliarimania: la maledizione della prima giornata

    Cagliarimania: la maledizione della prima giornata

    • Mauro Cossu
    Niente da fare. Il Cagliari non riesce ad interrompere la maledizione della prima giornata. I rossoblù iniziano anche il campionato 2018/19 nel peggiore dei modi - almeno sul piano dei risultati - con una dolorosa sconfitta. Esattamente come accaduto nelle precedenti due stagioni, quando i rossoblù capitolarono al debutto nel nuovo campionato, sempre in trasferta. Ieri Barella e compagni sono incappati in una giornata no, con l’Empoli neopromosso bravo ad imporsi per 2-0 al Castellani grazie alle reti di Krunic e Caputo. Nella passata stagione il primo avversario dei sardi fu ben più duro: la Juve campione d’Italia. Per la squadra allora allenata da Massimo Rastelli non ci fu storia: Farias dagli undici metri si fece parare un rigore da Buffon e i bianconeri riuscirono a vincere agevolmente per 3-0 con le reti di Mandzukic, Dybala e Higuain. Due anni fa, invece, il Cagliari appena tornato in Serie A fece il proprio esordio al Ferraris contro il Genoa. Il gol dell’ex firmato da Borriello illuse i rossoblù isolani, poi Giannetti colpì il palo del possibile 2-0 e sul ribaltamento di fronte i liguri trovarono il pari con Ntcham. Neanche un minuto dopo Laxalt completò la clamorosa rimonta, chiusa da Rigoni con il sigillo del 3-1.

    Ma non è tutto. Ormai è dal 2011 che il Cagliari non riesce a vincere nella prima giornata di campionato. Allora arrivò il trionfo per 2-1 all’Olimpico contro la Roma (reti di Conti, El Kabir e De Rossi), anche se tecnicamente non si trattò dell’apertura del nuovo torneo: la prima vera giornata saltò per uno sciopero. Se appunto non si considera quella nella Capitale come ultima vittoria dei rossoblù, allora bisogna tornare più indietro, addirittura fino al 2007, quando i sardi sconfissero il Napoli al San Paolo con i gol di Matri e Foggia. Un tabù, una vera e propria maledizione che i rossoblù non riescono ad infrangere. In ogni caso, nonostante la sconfitta contro l'Empoli, per il Cagliari ci sono davanti ancora 37 partite per risollevare la testa e trovare la giusta via per una salvezza tranquilla (e forse qualcosina in più). Servirà tempo affinché i nuovi arrivati (Klavan, Srna e Bradaric su tutti), si inseriscano al meglio nei meccanismi rossoblù. In attesa che Maran, chiamato a dare una svolta al progetto del club di Giulini, riesca a trasmettere la sua impronta nel gioco e nei risultati.

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