'Notti magiche, inseguendo un goal…' cantava Gianna Nannini nel 1990. Francesco Pisano all'epoca aveva appena quattro anni e, come tutti i bambini, cominciava a dare i primi calci al pallone nel cortile di casa. Di certo non immaginava che un giorno anche per lui sarebbe arrivata una notte magica. In uno stadio magico (l'Olimpico di Roma) e contro una squadra che, ironia della sorte, è chiamata proprio 'la magica' dai suoi tifosi. Per lui, che di mestiere fa il terzino destro e il compito di gonfiare la rete avversaria lo lascia ai suoi compagni, il 1° febbraio 2013 è una data da non dimenticare. Infatti, dopo averlo inseguito per 182 partite, il gol finalmente è arrivato anche per lui. 

Il 4-2 che il Cagliari ha rifilato alla Roma (e che è costato la panchina a Zeman) porta anche la sua firma. Un gol di sinistro (non il suo piede preferito) che possiamo definire 'made in Sardinia': propiziato da un palo colpito da Marco Sau e profetizzato prima della gara da un altro sardo, Andrea Cossu, che non a caso è stato il primo ad essere abbracciato da Pisano per festeggiare l'evento. Insomma una soddisfazione immensa per il terzino cagliaritano, dopo quasi duecento presenze in serie A con la maglia rossoblù. L'unica che ha indossato, a parte quella azzurra della Nazionale under 19 e 21. 

Una soddisfazione che attendeva dal 26 settembre 2004, giorno del suo esordio nella massima serie. Quel giorno ad incoraggiarlo c'erano anche Diego Lopez e Daniele Conti; così come erano presenti venerdì scorso a condividere con lui la gioia della prima rete in carriera. Uno, Lopez, a guidare la squadra dalla panchina; l'altro, capitan Conti, a suonare la carica in campo per portare a termine l'ennesima impresa contro la Roma.