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  • Calabrò a CM: 'Processo fuori dal mondo. Bonucci e Pepe assolti subito'

    Calabrò a CM: 'Processo fuori dal mondo. Bonucci e Pepe assolti subito'

    • Gianluca Minchiotti

    Sono attese fra mercoledì e giovedì le sentenze della Commissione disciplinare della Figc per quanto riguarda il processo sul calcioscommesse in corso all'ex ostello della Gioventù di Roma. Per quanto riguarda la Juventus, le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi sono state pesantissime: per Antonio Conte quindici mesi di squalifica, per Leonardo Bonucci tre anni e se mesi, per Pepe un anno. Sulle richieste di Palazzi e sulla giustizia sportiva, Calciomercato.com ha chiesto un commento al giudice Piero Calabrò, tifoso doc bianconero.  

     
    Partiamo dal caso Conte: un'omessa denuncia che fa discutere...
    "Al di là del tifo e della posizioni personali, sono abbastanza duro nel giudicare la strategia scelta dal procuratore Stefano Palazzi. C'è un pentito, Carobbio, che sostiene che Conte abbia commesso un illecito sportivo. Carobbio dice una cosa precisa: se Carobbio è credibile, allora per Conte è illecito sportivo, se non è credibile, allora la posizione di Conte va archiviata. L'omessa denuncia non ha senso. In pratica, per fare un esempio, se sono accusato di rapina, non posso essere condannato per furto. E poi anche la richiesta di quindici mesi non ha senso: Larrondo ad esempio ha patteggiato tre mesi per illecito sportivo, mentre per un reato minore, l'omessa denuncia, per Conte non è stato accolto un patteggiamento di tre mesi e 200mila euro di multa, e ora c'è una richiesta di quindici mesi. Da magistrato sono molto perplesso".
     
    Poi ci sono le situazioni relative e Bonucci e Pepe. Cosa ne pensa? 
    "Conosco il pm di Bari, Angelillis, uno che lavora e non rilascia mai interviste, a differenza di altri pm. E ho molta fiducia nella giustizia ordinaria, nell'ambito della quale opero. Bene, a Bari Pepe e Bonucci non risultano nemmeno indagati. Sono stati ascoltati solo come persone informate sui fatti, come testimoni. Come può Palazzi, sulla base dei documenti ricevuti dalla Procura di Bari, arrivare a un'accusa di illecito per Bonucci e di omessa denuncia per Pepe? Non lo si capisce proprio. Se si va a vedere la posizione di Masiello, ad esempio, si vede che di fronte alla Procura di Bari, Masiello non ha mai parlato di Pepe e Bonucci, mentre di fronte a Palazzi ha detto cose diverse. Ha cambiato versione tre volte ed è stato giudicato ugualmente credibile da Palazzi...".
     
    A fronte di tutto ciò, i tifosi bianconeri parlano di accanimento e la Juventus di 'dittatura' della giustizia sportiva. 
    "Accanimento? Più che di accanimento parlerei di un voler raggiungere risultati a tutti i costi. La posizione di Agnelli? Io avevo suggerito fin dall'inizio alla Juventus di tenere un atteggiamento duro. Sono sicuro che Conte, Bonucci e Pepe siano innocenti e quindi, per me, non aveva senso patteggiare. Non perché, in sede processuale, equivalga ad una ammissione di colpa, ma perché agli occhi dell'opinione pubblica l'esito sarebbe stato quello. Per l'immagine della nuova Juve sarebbe stato un fatto negativo, perché ai tifosi rivali sarebbe sembrata una ammissisone di colpa. A quel punto, meglio andare a processo ed essere anche condannati, piuttosto che patteggiare. All'inizio la Juve ha tentennato e ha preferito vedere se c'erano i margini per il patteggiamento, anche perché il processo sportivo è inquisitorio e non lascia spazio alla difesa. Poi però la difesa della Juve ha preso una scoppola e ora è rinsavita e andrà fino in fondo. E credo che per Pepe e Bonucci ora si possa arrivare anche ad un'assoluzione già nel primo grado del giudizio sportivo".
     
    Giustizia sportiva inquisitoria: una riforma del sistema ormai sembra inderogabile...
    "E' fuori dal mondo. L'onera della prova a carico dell'imputato è una cosa che non sta davvero più in piedi. Si dice che ci sia l'esigenza di fare in fretta, per permettere al calcio giocato di andare avanti, ma non è vero, non è così. Quello che conta in un processo è che si stabilisca la verità, non contano i tempi. Se le sentenze arrivassero a campionato in corso non cambierebbe nulla, ma il processo sarebbe di sicuro più serio. Avete visto cosa ha detto Palazzi di fronte alla montagna di carte presentata dalla difesa di Bonucci e Pepe? 'Non c'è tempo'. Una cosa fuori dal mondo".
     
    Oltre ai processi, l'attenzione dei tifosi della Juventus in questa fase è rivolta anche al mercato, al grande attaccante in particolare. Qual è il suo sogno?
    "Il mio sogno è Van Persie e credo che sia anche il sogno di Conte. Si adatterebbe perfettamente al gioco della Juve. Favorirebbe gli inserimenti dei centrocampisti. Sarebbe il Pirlo dell'attacco".
     

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