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  • Calcio, è il giorno della verità: incontro con Spadafora, verso il sì alla ripresa il 13 giugno. Apprensione per il Bologna

    Calcio, è il giorno della verità: incontro con Spadafora, verso il sì alla ripresa il 13 giugno. Apprensione per il Bologna

    • Federico Albrizio
    Per il calcio è arrivato il giorno della verità: oggi il verdetto sulla ripresa. Alle 18.30 i vertici del pallone (Figc, Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, Dilettanti, Aic, Aia) si riuniranno con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, un incontro programmato da tempo dal quale, con ogni probabilità, arriverà il fatidico sì per la ripartenza del campionato. Gravina ha sottolineato che lo stop totale comporterebbe un danno irreparabile per il movimento italiano ("Abbiamo già perso 500 milioni"), si attende il semaforo verde e la data definitiva sulla quale lavorare.

    DATA - Il 13 giugno, in questo senso, è il giorno cerchiato in rosso sul calendario. Pochi club hanno spinto per il 20 giugno, ma la Lega conta di avere il via libera per il 13-14: in questo weekend potrebbero disputarsi i quattro recuperi (Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Torino-Parma e Verona-Cagliari). In secondo piano l'ipotesi di giocare le semifinali di ritorno di Coppa Italia (Juventus-Milan e Napoli-Inter) il 13-14 giugno, in chiaro su Rai Uno.

    NODO CTS, ANSIA BOLOGNA - Non mancano nodi ancora da risolvere, soprattutto quello legato al protocollo anti-contagi dopo l'ultimo chiarimento diffuso ieri dal Cts: nessuno sconto al calcio, 14 giorni di ritiro fiduciario e non 7 in caso di positività. Da questo punto di vista, il caso Bologna ha generato una certa apprensione: un sospetto positivo nello staff (non si tratterebbe né di un calciatore né di un tecnico), il club ha seguito quanto indicato dal protocollo in vigore sospendendo gli allenamenti della squadra e, qualora il caso fosse confermato, procederà a isolare il gruppo in ritiro. La questione, tuttavia, non dovrebbe pregiudicare il via libera alla ripresa: il parere del Cts potrebbe arrivare dopo la riunione tra Spadafora e i vertici del calcio e, con un ulteriore affievolimento a giugno della curva contagi, le briglie potrebbero essere allentate dimezzando i tempi del ritiro fiduciario.

    DIRETTA GOL - Altro tema da risolvere quello legato alla trasmissione delle partite, che si giocheranno ovviamente a porte chiuse. Da questo punto di vista, tuttavia, è difficile che possano arrivare decisioni definitive e vincolanti: Spadafora spinge per la diretta gol in chiaro e per procedere con la temporanea sospensione degli effetti della legge Melandri attende il necessario accordo tra Sky e Lega, ma al momento lo scontro frontale per il pagamento dell'ultima tranche legata ai diritti per la stagione 2020/21 blocca le operazioni. Resta in piedi anche l'ipotesi alternativa di trasmissione degli highlights in chiaro subito dopo il termine delle partite.

    SERIE B E C - La Serie A si prepara a ripartire, ma per gli altri campionati è tutto da decidere. I medici di Serie B hanno manifestato le loro perplessità sulle capacità dei club di rispettare il protocollo, ma la Lega conta di poter lavorare sul 20 giugno come possibile data di ripartenza. La Lega Pro cerca un piano alternativo a una ripartenza impossibile alle attuali condizioni, mentre la D ha già decretato lo stop definitivo: un gruppo di 31 squadre tuttavia non vuole retrocessioni a tavolino ed è pronto ad agire in sede giudiziaria per evitarle, avendo già mandato una lettera-diffida alla Figc.

    Ancora poche ore, poi arriverà il verdetto: calcio con il fiato sospeso, si decide per la ripartenza.

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