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Calcio e tv, sarà rivoluzione? L'UE può dire addio al geoblocking per lo streaming
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QUALCOSA SI MUOVE - La proposta, in particolare, arriva dalla parlamentare europea Karen Melchior (Renew Europe – Danimarca), che sta chiedendo nuove misure per garantire che le minoranze linguistiche, le comunità transfrontaliere e i cittadini che si trasferiscono permanentemente in un altro Stato membro dell’UE possano ancora accedere alla cultura nella loro lingua madre. Già nel 2018 il Parlamento Europeo aveva votato a favore dello stop al geoblocking per le piattaforme e-commerce, senza tuttavia estenderlo ai servizi streaming. Ora, tuttavia, i parlamentari stanno seguendo questa strada, tanto che mercoledì è stata approvata una relazione che potrebbe estendere la regolamentazione del geoblocking ai servizi audiovisivi.
RIVOLUZIONE - Si tratta di una novità che potrebbe cambiare radicalmente la fruizione dei contenuti streaming, in particolare quelli legati al calcio: se venisse approvata, infatti, permetterebbe agli utenti di potersi abbonare anche a piattaforme europee per seguire la Serie A in diretta, ad esempio, in base ad esempio a quella che offre abbonamenti a cifre più convenienti.