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    Juve, Allegri docet a Monza: basta un gol in più degli altri, può essere davvero l’anno buono

    Juve, Allegri docet a Monza: basta un gol in più degli altri, può essere davvero l’anno buono

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Un altro sorpasso, il terzo fin qui, che a differenza dei due precedenti consentirà alla Juventus di trascorrere non una ma due notti in testa alla classifica, in attesa di sapere se l’Inter vincerà anche domenica sera a Napoli riprendendosi di nuovo la testa della classifica. Nell’attesa, il 2-1 con cui la squadra di Allegri supera il Monza dimostra due cose: prima di tutto che nel calcio può sempre succedere di tutto, perché dopo essere stati raggiunti al 92’ i bianconeri segnano il gol del successo con Gatti al 94’; e poi che non basta giocare più o meno bene, attaccare di più o meglio, perché l’unica cosa che conta è realizzare un gol in più degli avversari. Con l’aggiunta, nel caso specifico, che se si vincono partite così, può essere davvero l’annata buona per puntare al traguardo massimo e cioè lo scudetto. Un segnale, in fondo, già raccolto all’inizio della patita quando Vlahovic fallisce il rigore con un doppio tiro, ma subito dopo segna Rabiot. Prima e dopo, infatti, si vede soltanto il Monza, che però paga a caro prezzo il difetto di non segnare e quello ancora più grave di non tirare mai verso la porta avversaria, nemmeno in occasione del pareggio perché il molto provvisorio 1-1 arriva dopo un cross apparentemente innocuo.   

    RISCATTO RABIOT - Allegri ripresenta Alex Sandro nella difesa a tre in linea con Bremer e l’altro esterno Gatti e soprattutto conferma Nicolussi Caviglia in mezzo al campo tra McKennie e Rabiot, affiancando Chiesa a Vlahovic in attacco. Il Monza, però, non si lascia intimorire dalla voglia di vincere dei bianconeri e parte meglio, anche se poi al primo affondo degli avversari incassa il gol che sblocca lo 0-0. Per la verità, la più grande occasione per segnare capita a Vlahovic che va a battere un rigore concesso per un fallo di Kyriakopoulos su Cambiaso. Il centravanti, però, fallisce due volte in un colpo solo, perché Di Gregorio prima ribatte sulla destra la sua conclusione e subito dopo vola sulla sinistra per respingere la ribattuta del serbo. Invece di trovare lo slancio da questo pericolo scampato, il Monza subito dopo incassa il gol su angolo calciato da Nicolussi Caviglia, deviato di testa sotto la traversa dal capitano Rabiot.

    MONZA SPUNTATO - Sono passati soltanto 12’ e il Monza avrebbe tutto il tempo per pareggiare, ma la scelta di Palladino di rinunciare a un centravanti vero come Colombo, per schierare in attacco l’inedita coppia Colpani e Ciurria, si rivela controproducente perché nessuno va mai al tiro e così per tutto il primo tempo Szczesny fa lo spettatore senza correre il minimo rischio. Il suo collega Di Gregorio, invece, viene graziato da Gatti che da due passi non riesce a calciare a porta vuota, ancora sugli sviluppi di calcio d’angolo, e poi blocca una conclusione di Rabiot. Ripensando a queste occasioni, quindi, la Juventus merita il vantaggio anche se Cambiaso da una parte e Kostic dall’altra si vedono soltanto a tratti sulle fasce lasciando così troppo isolato Vlahovic.

    FINALE INCREDIBILE - Palladino capisce che è stato un errore rinunciare a Colombo e dopo l’intervallo rilancia lui e Mota Carvalho, togliendo gli inutili Birindelli e Machin. E non a caso Colombo sfiora subito il palo con una bella girata di esterno. E’ la scintilla che accende la voglia di pareggiare del Monza, ancora più aggressivo che all’inizio della partita. La Juventus soffre, schiacciata nella propria metà campo e allora Allegri cerca di correre ai ripari con una mossa a sorpresa perché toglie Nicolussi Caviglia e al suo posto inserisce Danilo, mettendolo davanti alla difesa. Più scontati, invece, gli altri cambi visto che Milik e Kean sostituiscono gli imprecisi Vlahovic e Chiesa. Sembra tutto inutile perché la Juventus continua a fare scena muta nella metà campo avversaria, mentre il Monza fa scena muta al momento di concretizzare la propria pressione. Ma quando si profila l’1-0, nei 5’ di recupero succede di tutto. Con un cross da destra apparentemente innocuo di Valentin Carboni, che però sorprende Szczesny, il Monza trova il pareggio al 92’. Sembra finita con un meritato pareggio per i brianzoli e invece, dopo altri 2’, ecco la beffa per la squadra di Palladino. Rabiot crossa da destra e Gatti trova lo spazio e il tempo per tirare una prima e una seconda volta, battendo Di Gregorio. E’ la rete del 2-1, stavolta definitivo, che fa volare la Juventus al primo posto.
     

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