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  • Calciopoli, il giorno di Mancini. Moggi ad Ancelotti: 'Siamo noi i defraudati'

    Calciopoli, il giorno di Mancini. Moggi ad Ancelotti: 'Siamo noi i defraudati'

    • C.G.
    Oggi è in programma un'altra importante udienza al processo su Calciopoli presso il Tribunale di Napoli. L'accusa ha chiamato a testimoniare l'ex allenatore dell'Inter, Roberto Mancini (ora sulla panchina del Manchester City) che ha fatto una fugace apparizione in aula durata un quarto d'ora circa. Mancini ha risposto alle domande del pm Stefano Capuano, ricordando alcuni episodi del passato: "Al termine di un Roma-Inter (3-3) dissi all'arbitro Rosetti che alla fine lui e i suoi amici di Torino avrebbero pagato tutto? Alludevo a Moggi, l'arbitro è di Torino e dunque il collegamento è facile. Ma non volevo dire niente di particolare, quando uno pensa di aver subito un torto, dopo la partita si dicono tante cose frutto della foga agonistica. Ricordo la partita, non dei contrasti con Bertini, né di aver gridato 'vergogna' a Trefoloni dopo un Inter-Lazio, ma ho avuto spesso problemi con gli arbitri. Ho visto Moggi a bordocampo tra le due panchine solo durante i supplementari di Supercoppa a Torino". Nel pomeriggio Luciano Moggi ha risposto alla deposizione di Ancelotti. L'ex dg della Juventus ha dichiarato: "L'addetto all'arbitro (Meani, ndr) fa parte della struttura societaria. Nelle partite contro Parma, Reggina e Atalanta arbitrate da Pieri, Racalbuto e Bertini, stando alle moviole dell'epoca ci furono episodi controversi a favore del Milan. Se, come si dice, questi arbitri facevano parte della cupola, avrebbero dovuto decidere diversamente. Sentendo queste cose, probabilmente i defraudati siamo stati noi".

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