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  • Calciopoli, Palazzi attacca l'Inter: 'La prescrizione la salva dall'illecito'

    Calciopoli, Palazzi attacca l'Inter: 'La prescrizione la salva dall'illecito'

    È arrivata  l'attesa relazione del procuratore federale Stefano Palazzi, sulla vicenda Calciopoli 2. Una relazione molto dura specialmente nei confronti dell'Inter e in particolare del suo ex presidente Giacinto Facchetti. Per il procuratore federale gli avvicinamenti di Facchetti nei confronti dei designatori Pairetto e Bergamo avrebbero configurato se analizzati nel 2006 il reato sportivo di "illecito" anche in considerazione del fatto che le telefonate del presidente nerazzurro arrivavano sempre in corrispondenza delle gare che riguardavno gli arbitri e gli assistenti che avrebbero diretto le gare dell'Inter. Per questo nella sua relazione Palazzi, nelle 24 pagine dedicate all'Inter sottolinea come la responsabilità dell'Inter sarebbe - se non coperta dalla prescrizione salva tutti (anzi quasi) - una responsabilità "diretta ad assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparizalità e indipendenza in violazione del pre vigente articolo 6 del codice di giustizia in vigore all'epoca e oggi sostituito dall'articolo 9". Per l'Inter, secondo Palazzi, "responsabilità diretta e presunta". Per il presidente Moratti, invece, il rilievo mosso è di violazione dell'articolo 1.


    Pesantissimo anche il giudizio integrativo riguardo a Meani, le cui azioni dirette a condizionare arbitri e guardalinee in telefonate davvero pesanti sono solo in parte coperte dal giudicato del 2006. Palazzi conferma la sua visione sul Milan: le condodtte di Mani erano da "illecito sportiivo" anche se gli organi giustizia sportiva avevano poi smussato e ridotto la posizione del Milan fino ai soli 8 punti di penalizzazione nel campionato successivo.

    Scudetto 2006. Quanto all'esposto della Juventus, con richiesta di revoca dello scudetto 2006 assegnato all'Inter, Palazzi spiega che non si può più intervenire per via disciplinare. Ma alla luce del parere del collegio dei saggi, nominato dall'allora commissario federale Guido Rossi, la decisione di eventuale revoca può spettare solo al consiglio federale, che ne discuterà nella seduta programmata il 18 luglio.

    Palazzi spiega poi quali sarebbero stati i suoi provvedimenti. Assoluzione

    Zamparini (Palermo) e Zanzi (Atalanta) perché i loro colloqui con gli allora designatori - Bergamo e Pairetto - sono irrilevanti.

    Violazione dell'articolo 1 (slealtà sportiva)  per Cellino (Cagliari), Campedelli (Chievo); Foschi (Palermo), Gasparin (Vicenza), Governato (Brescia), Corsi (Empoli), Spalletti (Udinese).

    Colpevoli di illecito: Spinelli (Livorno), Facchetti (Inter)
     


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