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Calzona può restare al Napoli: la nuova idea di De Laurentiis, scottato dal precedente di Rudi Garcia
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Il nuovo Napoli inizia a prendere forma, col presidente Aurelio De Laurentiis che ha deciso di non perdere tempo per iniziare ad impostare quella che dovrà essere la stagione della ricostruzione dopo le tante delusioni dell’anno post-scudetto. Scelto il prossimo direttore sportivo, quel Giovanni Manna che dovrà provare a ricreare un metodo di lavoro alla Giuntoli per avviare un nuovo ciclo possibilmente vincente, si attendono le prossime settimane per le decisioni che andranno a cambiare ulteriormente la fisionomia dei campioni d’Italia uscenti: il futuro di Victor Osimhen, l’individuazione del suo sostituto, i primi nomi per il mercato estivo ma soprattutto il profilo del nuovo allenatore. Gli indizi continuano a condurre a Vincenzo Italiano, destinato a salutare la Fiorentina, come principale candidato. Ma per Francesco Calzona, attuale traghettatore della squadra, l’esperienza a Napoli potrebbe non concludersi qui.
CALZONA PUO' RESTARE - Secondo quanto ricostruisce Il Mattino, De Laurentiis vorrebbe ripartire per l’anno prossimo da uno staff di collaboratori di sua fiducia da affidare alla guida del prossimo allenatore del Napoli. La convinzione è che ripartire da quegli uomini che hanno fatto parte sia del percorso con Maurizio Sarri che con Luciano Spalletti possa favorire il lavoro di Italiano o di chi sarà nominato al suo posto per dirigere la squadra. E così, dopo aver definito nei giorni scorsi il prolungamento di contratto del preparatore atletico - al quale verrà chiesto di rinunciare alla collaborazione con la Nazionale di Luciano Spalletti - è partita la missione diplomatica per convincere Francesco Calzona a restare al Napoli ma tornando nel ruolo di vice allenatore che aveva già rivestito in passato. Rinunciando questa volta al doppio incarico e alla concomitanza di impegni da ct della Slovacchia, che potrebbe condurre per l’ultima volta in occasione degli Europei.
LEGATO ALLA SLOVACCHIA - Calzona, che è legato alla Federcalcio slovacca fino a dicembre 2025, con opzione di rinnovo per altri 6 mesi in caso di qualificazione ai Mondiali che si disputeranno in Canada, Stati Uniti e Messico nel 2026, ha deciso di prendersi del tempo per riflettere sull’offerta di De Laurentiis. La scelta di accettare la sfida di raccogliere la doppia eredità di Rudi Garcia e Walter Mazzarri a stagione in corso, di provare a qualificare il Napoli alla prossima edizione di Champions League e di superare il Barcellona e lo scoglio degli ottavi di finale non è bastata a strappare una conferma da primo allenatore anche per il campionato venturo. De Laurentiis ha apprezzato il lavoro e la dedizione alla causa del tecnico calabrese in un momento di grande difficoltà della squadra, ma ha idee differenti per il futuro e proprio il nome del nuovo tecnico può essere decisivo nella testa di Calzona.
MAI PIU' COME CON GARCIA - In quella di De Laurentiis c’è invece l’idea di non affidarsi più ad uno staff di collaboratori di esclusiva emanazione dell’allenatore, un “errore” di valutazione commesso al momento di affidare il post Spalletti a Rudi Garcia e avallare un cambio di metodologia di preparazione, allenamenti e gestione della squadra che non ha evidentemente portato gli effetti sperati.
CALZONA PUO' RESTARE - Secondo quanto ricostruisce Il Mattino, De Laurentiis vorrebbe ripartire per l’anno prossimo da uno staff di collaboratori di sua fiducia da affidare alla guida del prossimo allenatore del Napoli. La convinzione è che ripartire da quegli uomini che hanno fatto parte sia del percorso con Maurizio Sarri che con Luciano Spalletti possa favorire il lavoro di Italiano o di chi sarà nominato al suo posto per dirigere la squadra. E così, dopo aver definito nei giorni scorsi il prolungamento di contratto del preparatore atletico - al quale verrà chiesto di rinunciare alla collaborazione con la Nazionale di Luciano Spalletti - è partita la missione diplomatica per convincere Francesco Calzona a restare al Napoli ma tornando nel ruolo di vice allenatore che aveva già rivestito in passato. Rinunciando questa volta al doppio incarico e alla concomitanza di impegni da ct della Slovacchia, che potrebbe condurre per l’ultima volta in occasione degli Europei.
LEGATO ALLA SLOVACCHIA - Calzona, che è legato alla Federcalcio slovacca fino a dicembre 2025, con opzione di rinnovo per altri 6 mesi in caso di qualificazione ai Mondiali che si disputeranno in Canada, Stati Uniti e Messico nel 2026, ha deciso di prendersi del tempo per riflettere sull’offerta di De Laurentiis. La scelta di accettare la sfida di raccogliere la doppia eredità di Rudi Garcia e Walter Mazzarri a stagione in corso, di provare a qualificare il Napoli alla prossima edizione di Champions League e di superare il Barcellona e lo scoglio degli ottavi di finale non è bastata a strappare una conferma da primo allenatore anche per il campionato venturo. De Laurentiis ha apprezzato il lavoro e la dedizione alla causa del tecnico calabrese in un momento di grande difficoltà della squadra, ma ha idee differenti per il futuro e proprio il nome del nuovo tecnico può essere decisivo nella testa di Calzona.
MAI PIU' COME CON GARCIA - In quella di De Laurentiis c’è invece l’idea di non affidarsi più ad uno staff di collaboratori di esclusiva emanazione dell’allenatore, un “errore” di valutazione commesso al momento di affidare il post Spalletti a Rudi Garcia e avallare un cambio di metodologia di preparazione, allenamenti e gestione della squadra che non ha evidentemente portato gli effetti sperati.