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  • Caso Obiang, richiesta di rinvio a giudizio per Ferrero: avrebbe distratto oltre un milione dai conti della Samp

    Caso Obiang, richiesta di rinvio a giudizio per Ferrero: avrebbe distratto oltre un milione dai conti della Samp

    Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero rischia il processo - e con lui la figlia Vanessa, indicata negli atti come vero numero uno del club blucerchiato - con l'accusa di appropriazione indebita, riciclaggio ed emissione di fatture false, nell'ambito dell'inchiesta per la cessione al West Ham - nell'estate 2015 - del centrocampista Pedro Obiang. La richiesta di rinvio a giudizio per l'imprenditore romano è arrivata oggi da parte del pubblico ministero Vincenzo Barbo nel corso dell'udienza di fronte al gup Alessandro Arturi.

    Secondo quanto riferisce Primo Canale, Ferrero, la figlia Vanessa (per cui è stata richiesta una pena detentiva di 2 anni e 4 mesi), il nipote Giorgio (azionista della Samp) e i manager Andrea Diamanti e Marco Valerio Guercini sono ritenuti colpevoli di aver distratto dai conti della Sampdoria parte dei 6 milioni incassati dalla cessione di Obiang per far transitare oltre un milione di euro presso la società di loro proprietà Vici srl. I soldi sarebbero stati distratti attraverso l'utilizzo di fatture false emesse da una società riconducibile al presidente della Sampdoria, anche se amministrata da un altro soggetto. Il denaro così distratto sarebbe stato successivamente riutilizzato sia per saldare debiti di altre imprese del gruppo, sia per finanziare un film prodotto da altre due società, sempre riconducibili al presidente della Sampdoria.

    Ad aggravare l'impianto accusatorio nei confronti di Massimo Ferrero e della figlia, l'accusa rivolta dai magistrati di aver provocato un danno patrimoniale alla stessa Sampdoria attraverso "artifizi e raggiri", come la simulazione di un rapporto di lavoro subordinato tra il presidente della Sampdoria e le società Vici srl e con Cgcs srl. In base all'impianto accusatorio sarebbero state “strumentalmente prospettate rivendicazioni del tutto infondate legate alla natura del rapporto tra Massimo Ferrero e le predette società”.

    La sentenza è attesa per settembre.

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