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  • 'Cassano, un vero 10':| 'Totti ha una certa età...'

    'Cassano, un vero 10':| 'Totti ha una certa età...'

    • L.T.

     

    Giancarlo Antognoni, campione del mondo 1982, è intervenuto alla trasmissione radiofonica "Roma Caffè" su Radio Power Station per commentare l’attuale situazione del momento calcistico italiano, la nazionale di Prandelli e il caso-Totti, con una Roma penultima a sorpresa dopo 6 giornate di campionato.

     

    Benvenuto a RomaCaffè. Parliamo di movimento calcistico italiano, non è più il calcio dei vostri tempi, oggi sono presenti nervosismo e tensione.

    "Diciamo di si, la situazione è un po' cambiata, la mediaticità di oggi forse non c'era ai nostri tempi, ce n'era sicuramente in forma minore. Il calcio è sempre passione, lo è per i tifosi, è uno sfogo e un'arrabbiatura allo stesso tempo".

    Parlando di nazionale e di movimento del calcio, il gruppo di Prandelli può risolvere questo allontanamento e questo malessere del mondo del pallone, oggi che dalla Federazione è stato anche imposto una sorta di “codice etico e morale”?

    "Gli uomini che sono stati inseriti sono sicuramente importanti, come Baggio, Rivera e Sacchi, sicuramente personaggi che nello sport hanno dato molto e daranno molto anche in queste situazioni , quindi bisogna dargli fiducia, dargli la possibilità di lavorare tranquillamente e si riacquisterà quella leadership che abbiamo perso in questi anni, investendo soprattutto sui giovani come è stato ipotizzato".

    L'undici Ottobre verrà premiato con il Golden Foot, è stato una bandiera della Fiorentina e della Nazionale, insomma una carriera coronata da tante soddisfazioni.

    "Intanto vi ringrazio per i complimenti. Diciamo anche che ho indossato la maglia numero dieci più di tutti nella Fiorentina. Il numero dieci oggi rimane forse la maglia della discordia, perché i giocatori che la indossano, devo dire, sono un po' penalizzati. Oggi è anche difficile collocare un numero dieci all'interno di una squadra, e questo mi sembra anche una cosa molto assurda, però il calcio va cosi, a mode, va a schemi, invece secondo me va data una possibilità in più a questi giocatori con caratteristiche diverse dalle altre, che però riescono a cambiare la partita".

    Antonio Cassano è secondo te un numero dieci?

    "E' un dieci e mezzo! Come diceva Platini, giustamente, può fare anche il numero dieci, fa molti assist, prima il numero dieci era concepito come un giocatore che faceva molti assist e molti gol, e Cassano è un giocatore che rientra in queste caratteristiche, diciamo è un dieci un po' atipico però un dieci e mezzo importante per la squadra".

    A proposito di numero dieci, ce n'è uno a Roma che non sta attraversando un momento felice. Parliamo di Francesco Totti, cosa sta succedendo al Capitano giallorosso?

    "Se parliamo di Francesco Totti penso che nella sua storia abbia fatto tantissimo, per questa squadra, per questa società, quindi anche se al momento non è al massimo, gli va consentito, gli va data l'opportunità di esprimersi ai suoi livelli. Un po' l'età sicuramente influisce, non è più giovanissimo e quindi non fa più il movimento che faceva prima, è un po' più marcato a vista, però gli va riconosciuto che ogni volta che prende la palla crea problemi alla squadra avversaria. Già il fatto della presenza di Totti in campo è importante".

    Quindi Totti non può essere un problema per la Roma?

    "Oggi nel contesto di una squadra si guarda più al complesso in generale che al singolo, in qualche occasione può essere meno incisivo che in altre, però credo che Ranieri, da uomo ed allenatore esperto qual è, saprà gestire nel modo migliore un giocatore importante come Francesco Totti".

    Un'ultima domanda che racchiude un po' la situazione attuale del campionato di calcio, un commento sul periodo no della Roma, sul periodo d'oro della Lazio e su questo campionato che ha invertito un po' la rotta, con la Fiorentina abituata a navigare nelle parti alte della classifica che si ritrova invece nelle zone basse...

    "Il campionato è un po' anomalo, con la partenza forte di squadre che fino a poco tempo fa era impensabile che fossero in testa. Squadre come Fiorentina, Roma, e io aggiungerei anche Udinese, non credo meritino gli ultimi posti. Credo quindi in una partenza un po' negativa di queste squadre, ma penso anche che possano recuperare. Mi meraviglia la Roma che, con la rosa che ha, non dovrebbe essere in questa situazione però sono sicuro che riprenderà il posto che la compete.

    Per quanto riguarda le panchine, quando non ci sono i risultati, sono quelle messe più in discussione, però bisogna dare tempo anche a Mihajlovic di lavorare".

    Un'ultimissima battuta: chi è la favorita per lo scudetto?

    "Ma per me rimane l'Inter, che ha comunque la rosa più competitiva".


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