Il 'ballerino' Castrovilli tra Ronaldinho e Verratti: la Fiorentina brucia la Juve
BALLERINO - Nato a Canosa, cresciuto a Minervino Murge, Castrovilli da piccolo non voleva fare il calciatore. Ha iniziato da ballerino di danza classica, la morte del nonno Gaetano, tifosissimo del Bari, gli ha fatto cambiare idea. I primi passi li muove nell'ASD Minervino, il passaggio al Bari avviene grazie a una segnalazione di Antonelli Ippedico, uno che di giovani talenti se ne intende. All'inizio non è semplice, Castrovilli gioca poco e sente la stanchezza per i 180 chilometri giornalieri, tra andata e ritorno, da Minervino a Bari, per non saltare neanche un allenamento. I sacrifici fatti da mamma Michelina e papà Mario gli danno la forza di non mollare.
MODELLI - Con il passare dei mesi Castrovilli scala le gerarchie e diventa insostituibile, meritandosi anche la convocazione nelle selezioni giovanili azzurre (under 16 e under 18). Con il Bari arriva fino alla prima squadra, con la quale fa il suo esordio in Serie B (a La Spezia nel maggio 2015) e con il quale, in questa stagione, ha giocato 10 partite. Accostato a Cassano, per le origini pugliesi, il trequartista specialista nei calci piazzati non ha mai nascosto di ispirarsi a Ronaldinho. Secondo alcuni addetti ai lavori è destinato a fare lo stesso percorso di Verratti, nato come 10 alle spalle di due attaccanti, diventato col tempo un centrocampista completo, che disegna calcio. La strada però è ancora lunga.