E' tutto pronto e Cellino non vuol perdere tempo. E allora spinge sull'acceleratore, a modo suo. Cioè alzando i toni della contesa. "Se non nascerà nei tempi previsti questo stadio, non ci sarà più il Cagliari". Dopo una querelle durata quasi dieci anni con il Comune di Cagliari per la costruzione di un nuovo stadio il presidente del Cagliari ha deciso di costruirsi un impianto privato - il primo in serie A - di 23.600 posti coperti non più a Cagliari, ma nel vicino Comune di Elmas, a pochi passi dall'aeroporto.

Il via libera dall'amministrazione comunale di Elmas - come ha detto oggi il sindaco Valter Piscedda durante la presentazione ufficiale del nuovo progetto nel Municipio di Elmas - è arrivato il primo settembre. Oggi la firma dell'acquisto, il via ai lavori - burocrazia permettendo - nella prossima primavera. Cellino teme le lungaggini burocratiche. "Ormai al Sant'Elia non si può più stare. Dove dobbiamo andare a giocare, a Udine? Sarà uno stadio all'avanguardia - dice il presidente rossoblù - costruito con materiali innovativi che ci consentiranno di risparmiare circa il 30% dei costi e accorciare i tempi di costruzione. Non ci sarà un centro commerciale, sarà uno stadio e basta, aperto solo per la partita. Contiamo di iniziare i lavori in primavera e se i tempi burocratici ce lo consentono sara' pronto per Natale del prossimo anno. Lo finanzierà il Cagliari al 90%, è da dieci anni che sto mettendo 

da parte i soldi per fare questo grande investimento per la mia squadra e la Sardegna".