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Cellino: "La Figc si è inventata il piano per salvare la Sampdoria. A Brescia non torno più, manco per un caffè"
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CESSIONE DEL CLUB - "Prezzo basso e pagamento dilazionato nel tempo. Io non conosco questo gruppo che sta trattando, ma le condizioni sono le stesse della trattativa con Radrizzani, che però si è tirato indietro dopo il casino scoppiato. Lui o gli altri per me sono uguali. Di una cosa sono certo. Io a Brescia non torno più. Non ci metto più piede nemmeno per un caffè. Sono un ex. Il passo adesso però non lo devo fare io, ma chi vuole comprare. Gruppo Marroccu? Taccio”.
L'ACCUSA - “Nel caso non si chiudesse prima, metterei io i soldi per l’iscrizione se il commercialista Gamba o Alfieri ci restituiscono i soldi già pagati. In più ci sono le sanzioni. E già al Fisco abbiamo pagato 11.8 milioni del vecchio debito della Brescia service di Corioni. Io non sono così ricco e poi non posso pensare che non venga fatta una deroga al 6 giugno per tutte le squadre coinvolte in questo casino che ha fatto la Federazione. Non sappiamo se bisogna iscriversi in B o in C e che banca ci dà fiducia per le fidejussioni. La Figc si è inventata di notte questo piano per salvare la Sampdoria”.
LA DIFESA - “Alfieri? Ripeto che l’iniziativa non è stata mia. Mi hanno detto, e gli atti lo dimostrano, che comunque era certificato da Banca d’Italia. Ma pensiamo all’udienza del 29 e comunque se mai dovessero togliere punti al Brescia lo devono fare per la prossima stagione e non in questa. Le contestazioni nei nostri confronti sono state scritte di notte a campionato finito. E ora c’è anche una sentenza del Tas dalla nostra parte: quella che ha restituito tre punti al Bellinzona che era stato penalizzato per non aver pagato i contributi sociali ad ottobre”.

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Un italiano vero.