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  • Cesena: Lo stadio del terzo millennio

    Cesena: Lo stadio del terzo millennio

    Parlare di nuovo stadio è riduttivo. Ciò che emerge dalla prima presentazione di ieri pomeriggio è il progetto di una vera e propria cittadella del divertimento, che al suo interno conterrà anche il nuovo stadio Manuzzi e che vuole attrarre, partendo dalla base del pubblico sportivo-calcistico, molta più gente. L’investimento complessivo sfiora i 100 milioni di euro, la metà dei quali saranno dedicati all’impianto sportivo polifunzionale.
    L’attesa di sentir parlare a “Carta Bianca” Paolo Cuccia, manager emissario di un grande gruppo romano che si propone come capofila di un nucleo d’investitori, non è stata deludente.Astaldi Spa. Nella parte dedicata ai “progetti dei cittadini” della due giorni sul futuro di Cesena, il consigliere di amministrazione di Astaldi Spa (fatturato da oltre 1.700 miliardi di euro e 11.000 dipendenti all’attivo) ha impiegato i 10 minuti a sua disposizione per tracciare un quadro tecnico del “perché” e del “come” intervenire su Cesena con un progetto simile.

    L’idea stadio muove contemporaneamente sistema bancario, società di consulenze e studi tecnici, studi legali, società di costruzioni e fondi d’investimento: tutti enti che possono ricavare interessi immediati nel mettersi in gioco. Le tecniche usate per le operazioni di finanziamento per la realizzazione di un progetto come quello di “stadio, strutture sportive e per il tempo libero”, fanno affidamento su flussi di reddito generati dal progetto stesso. Gli incassi che ne derivano (sotto qualsiasi forma) servono per rimborsare i prestiti e come garanzia collaterale degli stessi.Perché lo stadio. Gli studi di settore dicono che stadi e tempo libero sono investimenti ad alto potenziale di rendimento: al pari della costruzione di ospedali, autostrade o sfruttamento delle energie rinnovabili. Dal punto di vista manageriale è ritenuto molto meglio investire in una “cittadella del divertimento e dello sport” ad esempio, che mettere soldi in una metropolitana o in fonti energetiche tradizionali, settore idrico o edifici pubblici come carceri, cimiteri e scuole. Avere uno stadio ed una zona per il tempo libero da costruire e/o gestire è un buon investimento perchè fa leva su tecnologie consolidate, è un progetto di grandi dimensioni, coinvolge operatori con ottime reputazioni ed attendibilità sui mercati, ha offerte e costi con un input stabili ed un corpo normativo e fiscale chiaro.
    Con poche immagini ed in 10 minuti Paolo Cuccia ha provato a spiegare tutte queste cose. Non è entrato nei dettagli tecnici di quello che appare come un futuro polo di attrazione che parte dalla partita di calcio ma va ben oltre.A Pievesestina. Il nuovo stadio dovrebbe nascere nella zona di Pievesestina: l’unica nella quale il Comune, con piano strutturale e Prg, prevede un ulteriore “consumo” del territorio. L’area è appetibile anche perchè interseca Secante (a servizio della città) ma anche autostrada E45, A14 e la futura E55 che collegherà il nord ed il sud Europa. L’idea è uno stadio da 23-24 mila posti coperti. Solo per questo impianto la spesa si aggira attorno ai 50 milioni di euro visto che gli standard attuali per la costruzione degli stadi più moderni prevedono una spesa di 2.200 euro a posto.
    Ma l’investimento previsto è pressochè doppio: circa 100 milioni di euro. Qui entrano in ballo la finanza ed i progetti che Cuccia ha citato. Tutto avviene a spese dei privati che però attorno all’impianto erigono una città del divertimento in grado di funzionare 24 ore al giorno per tutto l’anno. Albergo e multisala. L’idea non si basa su strutture commerciali perchè Cesena è ritenuta sufficientemente servita in tal senso.
    Si fa leva di più su strutture come un albergo, una multisala cinematografica ed in generale tutto quello serve per rispondere alle esigenze delle famiglie durante il proprio tempo libero. Non a caso il “Manuzzi 2020” non sarà solo un tempio del calcio ma risponderà anche alle esigenze di altri sport (Cesena ora ha una squadra di rugby in A1, ad esempio) e degli eventi concertistici di massa. L’investimento è ritenuto appetibile qui proprio perché la zona presto sarà facilmente raggiungibile da tutta Europa. Così un impianto moderno e con oltre 20 mila posti coperti, verrà velocemente richiesto da artisti di prima fascia in cerca del sito ideale dove esibirsi.Il disegno delineato ieri, dunque, ha più di una faccia. E’ pensato per soddisfare le esigenze di tutti i cesenati: non solo dei tantissimi che “ogni maledetta domenica” soffrono per la propria squadra di calcio.


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