Champions, UFFICIALE: la Uefa toglie la finale a Istanbul. Si giocherà a Oporto con i tifosi di Chelsea e City

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La finale di Champions League per il secondo anno consecutivo non si disputerà in Turchia, ad Istanbul, con la Uefa che ha ufficializzato oggi il cambio di sede della finalissima fra Chelsea e Manchester City dopo che il governo inglese aveva inserito la Turchia nella sua "lista rossa" ad alto rischio per i viaggi internazionali in relazione alla pandemia Covid.La nuova sede dopo che in un primo momento il governo inglese aveva spinto per Wembley, sarà invece lo stadio Do Dragao di Oporto in Portogallo che ha garantito anche la possibilità di accogliere 12mila tifosi inglesi suddivisi 6mila per parte.
IL COMUNICATO
"La scelta del governo UK di inserire la Turchia nella "Red List" delle destinazioni per i viaggi avrebbe significato che a nessun tifoso dei due club sarebbe stato possibile viaggiare a Istanbul per vedere la gara. Nonostante gli sforzi esaustivi della FA e delle autorità, non c'è stato modo di arrivare alle eccezioni necessarie per superare la quarantena imposta dal governo UK".
Lorenzo, mi riferivo al commento in cui affermavi che la Turchia politicamente è europa. I fatti recenti lo dimostrano e la sua politica estera è in contrasto con quella europea. Da sempre (e con questo non voglio dire, ovviamente, che la polotica europea sia migliore).
Geograficamente, la Turchia è al confine tra oriente e occidente. 4black ha detto tutto con grande sintesi.
Comunque, a prescindere da queste questioni, la cosa che mi sembra assurda è che si disputi la.finale in Portogallo in tempi di covid quando per i tifosi sarebbe molto piu' comodo ed economico andare a Wembley. E non credo che l'arrivo di 6000 tifosi dall'Inghilterra per due giorni risollevi le sorti del turismo portoghese.
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