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  • Che fine ha fatto? Vucinic, da 'Chris Benoit' di Roma e Juve a professionista di golf negli Emirati

    Che fine ha fatto? Vucinic, da 'Chris Benoit' di Roma e Juve a professionista di golf negli Emirati

    • Alessandro Di Gioia
    Talento e svogliatezza, nel pieno solco del calcio balcanico: ma in quelle giornate nelle quali aveva voglia, niente e nessuno poteva fermarlo. La storia di Mirko Vucinic da Niksic, prima Serbia e poi Montenegro, è collegata tramite un fil rouge a quelle di tanti protagonisti del calcio dell'Est: classe e tecnica sconfinate, non sempre una menntaltà che andava di pari passo. E se in una carriera che poteva essere più fulgida e luminosa sei comunque riuscito a diventare il centravanti titolare di Roma e Juventus, vuol dire che comunque qualcosa di buono lo hai fatto.

    L'UOMO DEI RECORD: CORVINO, ZEMAN E IL 'TAGLIAGOLE' - Vucinic nasce nell'ottobre 1983, cresce nelle giovanili del Sutjeska, squadra della sua città, arrivando ad essere il più giovane giocatore del campionato serbomontenegrino, col debutto a 16 anni e un giorno, nel quale mette a segno anche un gol. Attaccante di talento, seconda punta e all'occorrenza anche ala, viene subito notato da Pantaleo Corvino, all'epoca dirigente del Lecce, che lo porta in Puglia a soli 17 anni: dividendosi tra Primavera, con la quale vince due campionati e una Coppa Italia, e prima squadra, alla stessa età esordisce in Serie A, contro la Roma. Con la maglia dei pugliesi compie una serie di saliscendi tra massima serie e cadetteria, realizzando la prima rete in A a 19 anni, prima di affermarsi definitivamente sotto l'egida di Zdenek Zeman, grazie al cui gioco offensivo riesce a segnare la bellezza di 19 reti a 23 anni, eguagliando il primato stabilito da Chevanton l'anno prima e diventando il miglior marcatore della squadra pugliese in un singolo torneo​. Il suo marchio di fabbrica è l'esultanza alla Chris Benoit, un wrestler di cui è sempre stato fan: il tipico gesto del "tagliagole" ripetuto davanti alle telecamere genera non poche polemiche. 

    ROMA: RETI CHAMPIONS, STRIPTEASE E I PROBLEMI CON RANIERI - Arriva dunque il momento del grande salto: la Roma lo rileva per 20 milioni di euro, rimanendo inizialmente insoddisfatta del suo rendimento, a causa dei numerosi problemi fisici. Quando però ingrana la marcia, diventa inarrestabile: sua la rete che consente ai giallorossi di battere in casa il Manchester United nei quarti di finale di Champions del 2007, prima della vittoria della Supercoppa italiana a scapito dell'Inter e del gol che l'anno seguente elimina il Real Madrid dalla massima competizione europea per club. In campionato sfiora la vittoria dello scudetto, giocando alle spalle di Totti o al posto del capitano infortunato, da centravanti. Il titolo non arriva, ma arriva la vittoria della Coppa Italia, contro l'Inter. Vucinic si fa apprezzare anche fuori dal campo per la sua verve, che a volte lo porta a esagerare: si rende autore anche di un'esultanza con striptease mentre corre verso la Curva Sud dell'Olimpico, gesto che gli costa la denuncia per atti osceni ad opera di un tifoso. Nel mentre tanti gol, importanti come quelli a Chelsea e Lazio, prima del crepuscolo nella Capitale, a causa di un difficile rapporto con il nuovo tecnico Claudio Ranieri.

    LA JUVE E I TRE SCUDETTI CON CONTE - Passa così alla Juventus, a 28 anni, nel pieno della maturità calcistica, per una cifra di 15 milioni di euro: in molti pensano che sia la fase calante della sua carriera, invece è l'epoca più splendente. In bianconero infatti vince tre campionati e due Coppe Italia, risultando protagonista del primo scudetto. la Vecchia Signora di Antonio Conte precede infatti il Milan di Allegri e Ibrahimovic, e il montenegrino è in assoluto l'uomo in più là davanti, capace di donare brio e imprevedibilità, oltre a segnare gol fondamentali. Assieme a Chiellini, Pirlo e Vidal, forma l'ossatura di una squadra capace di battere chiunque, anche avversarie più dotate tecnicamente. Il rafforzamento della Juve però lo porta a non essere più indispensabile e Vucinic si immalinconisce, prendendo la via dell'Oriente.

    AL JAZIRA, LEGGENDA DEL MONTENEGRO E... GOLFISTA - Si trasferisce infatti all'Al Jazira, dove nella prima stagione, con 25 reti realizzate, conquista il titolo di capocannoniere del campionato emiratino. ​Riesce anche a vincere una coppa nazionale, prima di infortunarsi gravemente e di mettere la parola fine a una carriera da stropicciarsi gli occhi, che nobilita con due figli e uno spot pubblicitario girato con Aldo, Giovanni e Giacomo da sbellicarsi dalle risate. Unico montenegrino di movimento convocato dalla Serbia per il Mondiale 2006, che non disputa a causa di un infortunio, diventa il capitano e l'autore dello storico primo gol della neonata nazionale del Montenegro. Negli ultimi tempi, dopo il ritiro, ha avuto qualche guaio con la Guardia di Finanza, che gli ha sequestrato 6 milioni di euro non dichiarati, ed è diventato un professionista di golf negli Emirati, dove continua a vivere. 

    @AleDigio89

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