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  • Chirico: Leonardo decide se un arbitro è inadeguato? Rizzoli, scusati con la Juve

    Chirico: Leonardo decide se un arbitro è inadeguato? Rizzoli, scusati con la Juve

    • Marcello Chirico
      Marcello Chirico
    Spiegatemi un po’ come funziona. Anzi, mi piacerebbe tanto che a spiegarmelo/celo fosse il direttore dell’area tecnico-sportiva del Milan, ovvero mister Leonardo Nascimento de Araùjo. Allora, quand’è che un arbitro è inadeguato? Quando nella sua direzione di gara penalizza, con le proprie errate valutazioni, entrambe le squadre in campo, oppure è sufficiente che prenda una decisione sfavorevole al Milan per spedirlo dritto dritto davanti alla corte marziale? Peggio: per venire etichettato come un arbitro che ha favorito la squadra avversaria? Che è poi sempre la solita: la Juventus. Quella che - per definizione - ruba, proprio come un’ignota mano milanista sintetizzò con la scritta “Ladri di M...” vergata sui muri dello spogliatoio del JStadium, dopo un altro confronto diretto perso e terminato, come tradizione, a stracci in faccia.

    Esattamente com’è andato a finire quest’ultimo Juventus-Milan, vinto in rimonta dai bianconeri ma con uno strascico infinito di polemiche da parte dei milanisti. E con un Leonardo superstar nei panni del contestatore: arbitro inadeguato, partita condizionata dai suoi errori, pessimo comunicatore, partita persa a causa degli episodi "... ma meglio evitare polemiche". Finale di tipica scuola gallianesca: tiro picconate a raffica, ma poi nascondo il piccone. Intanto i media registrano e il casino è bello che scatenato. Il designatore Rizzoli si è persino sentito in dovere di chiedere pubbliche scuse al club rossonero per l’arbitraggio di Fabbri, avallandone così le recriminazioni.

    I “ciclopici” torti subiti dalla formazione rossonera per l’intera gara, che poi si riducono ad uno solo: il pallone colpito col braccio da Alex Sandro in piena area juventina. Un fallo di mano solare, molto di più di tanti altri fischiati e puniti in questa stagione. Non mi starei stupito se fosse stato concesso il rigore, invece l’arbitro Fabbri ha spiazzato tutti e – dopo aver rivisto le immagini alla Var Review – ha deciso di non concederlo. Perché il Protocollo Var  lascia comunque spazio alla discrezionalità del direttore di gara, e Fabbri l’ha usata. Non so quale tipo di ragionamento abbia fatto, forse ha ritenuto congruo il movimento di Alex Sandro e come tale non punibile, di fatto il rigore non l’ha dato. Un minuto dopo, la Dea Eupalla ha però risistemato tutto, permettendo al Milan di passare meritatamente in vantaggio con Piatek e riprendersi ciò che poco prima gli era stato negato. 

    Tutto a posto? Neanche per idea! Lo sarebbe stato se il Milan avesse vinto, o almeno pareggiato. Avendo invece la Juve ribaltato il risultato, l’arbitro è cornuto e la partita falsata. Ma l’aspetto più pittoresco è che presidente e designatore dell’Aia diano pure ragione al Milan e si precipitino entrambi in Lega a chiedere scusa a Leonardo e Gattuso (a onor del vero, l’unico a dissociarsi dalle lamentele del proprio ds). Che facciamo, rigiochiamo la partita? O magari la riprendiamo dal minuto in cui Alex Sandro commette il fallo di mano, dando il rigore al Milan, dopodiché vediamo se stavolta la Juve riesce di nuovo a rimontarla? È talmente tutto così grottesco che potrebbero accaderne di ogni in questo nostro calcio, dove una squadra con +20 punti sulla seconda (la migliore dell’intero lotto) e ad un passo dall’8° titolo consecutivo, anziché prendersi dei complimenti si sente dare del ladro. Ripeto, con 20 punti di vantaggio ai primi di aprile. Record.

    Quanto ai signori Nicchi e Rizzoli, da loro mi aspetterei ora – dopo aver chiesto scusa al Milan – facciano altrettanto con Agnelli e Allegri per la rete ingiustamente annullata a Kean causa fallo di Bonucci su Romagnoli su cui sta indagando la redazione di “Chi l’ha visto?”, così come per il mancato doppio giallo non dato a MusacchioO pensano invece di chiedere scusa anche per il rosso non estratto davanti al faccione di Mandzukic per quel calcetto sul sederino di Romagnoli, all’87’ minuto, mentre erano aggrovigliati per terra in area, con palla ormai lontana?  Lo domando perché, tra le tante richieste da teatro dell’assurdo fatte dal Milan sabato sera, c’era pure un calcio di rigore per questo episodio. “Eh, ma il regolamento…” certo, ma un minimo di granu salis lo si può usare ogni tanto anche nel calcio?

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