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  • Cittadella, stangata per Branca che si scusa: 'Gesto inqualificabile. Ma i criminali sono altri'

    Cittadella, stangata per Branca che si scusa: 'Gesto inqualificabile. Ma i criminali sono altri'

    Quattro turni di squalifica e una multa da 2.000 euro: il giudice sportivo di Serie B non ha concesso attenuanti al centrocampista del Cittadella Simone Branca, reo di aver al termine della gara con la Spal di sabato scorso "spinto con forza un avversario (Salvatore Esposito, ndr) all’altezza della nuca facendolo cadere a terra e per avere, inoltre, calpestato volontariamente con i tacchetti della scarpa la tempia destra e la mano del medesimo avversario ancora terra, senza conseguenze lesive".

    Una punizione pesante che segue le vivaci dichiarazioni sorte nei giorni scorsi in seguito all'episodio, condannato in primis dal presidente dei ferraresi Joe Tacopina.

    Episodio di cui lo stesso Branca ha fatto pubblicamente ammenda, chiedendo scusa non solo all'avversario: "Voglio chiedere scusa ai miei compagni di squadra, alla mia società, ai tifosi di calcio e soprattutto a Salvatore Esposito. Il gesto che ho compiuto è inqualificabile, ingiustificabile.
    Ho ricevuto quattro giornate di squalifica, tuttavia ero pronto ad accettare qualsiasi decisione in merito. Comprendo che agli occhi di chi non mi conosce questo gesto possa aver fatto pensare di me ciò che in realtà io non sono, come per esempio chi mi ha definito criminale. Ricordo sommessamente che un errore non può definire una persona, tantomeno se parliamo di un gesto fatto su un campo di calcio. I criminali di questi tempi sappiamo che stanno su un campo, non di calcio ma di battaglia. Scagliare la prima pietra come fosse una gara solo per ergersi o sentirsi migliori di me è legittimo, alimentare odio no. Chiedo scusa infine a tutti i bambini che amano il calcio e che hanno visto quelle immagini, compresi i miei bambini. Ciao a tutti, ci vediamo allo stadio. Forza Citta!”.

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