Un bel Bari piega 2-1 il Varese ritrovando il successo dopo sei turni. Vittoria più netta di quanto racconti il risultato. Perchè per un'ora i biancorossi dominano i lombardi colpendo anche due legni. Pugliesi convincenti fin dall'avvio: almeno tre le chance per il vantaggio che, puntuale, giunge, al 33'. Defendi affonda a sinistra e centra per Galano che di controbalzo spedisce in rete. In chiusura di tempo, Ceppitelli incoccia il palo a porta sguarnita. In avvio di ripresa, traversa di Sciaudone. Sullo sviluppo dell'azione, Rea (forse con il volto) respinge la girata di Joao Silva: l'arbitro Saia vede il contatto con il braccio assegnando penalty ed espulsione del centrale lombardo. Al 51' Defendi sigla il 2-0 dal dischetto. Il Bari cala ritmo ed il Varese riapre la gara al 69': Chiosa respinge con il braccio (che sembra attaccato al corpo) il tiro di Neto Pereira. Rigore per gli ospiti accorciano le distanze con Falcone. I pugliesi, però, non corrono altri rischi, incamerando tre punti che li portano fuori dalla zona play out. Il Varese, invece, inanella la sesta gara senza successi.

BARI

Il centrocampista del Bari, Marino Defendi: 'Finalmente sono arrivati questi tre punti. Troppe volte abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Per larghi tratti del match abbiamo dominato: forse ci siamo rilassato un po' sul doppio vantaggio, ma senza rischiare di perdere la gara dalle mani. La classifica ora è più tranquilla ci dà la serenità per far crescere il nostro gruppo che sarà anche giovane, ma ricco di qualità. Il rigore? E' il mio primo centro in carriera dagli undici metri. Non ho rubato il penalty a Joao Silva: l'indicazione che fossi io a calciare è giunta direttamente da mister Alberti'.

VARESE

L'allenatore del Varese, Stefano Sottili: 'Ci stiamo pericolosamente involvendo. Siamo andati malissimo nel primo tempo che abbiamo rischiato di chiudere sul doppio svantaggio. Ho qualche dubbio sull'episodio che ha portato al rigore del 2-0 del Bari e all'espulsione di Rea. Perchè dopo il secondo schiaffo ci siamo ravvivati e mi sarebbe piaciuto giocare il finale di gara in parità numerica. La mia posizione? Se non si vince da sei gare è fisiologicco finire in discussione. Ma avverto la fiducia della società Ricordando che il nostro primo obiettivo è la salvezza. Da raggiungere, magari, il prima possibile per poi provare a lottare per l'ottavo posto. Pertanto, non mi sembra che al momento siamo così in ritardo sui programmi del club'.