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  • Come può influire il coronavirus sul prossimo mercato estivo

    Come può influire il coronavirus sul prossimo mercato estivo

    • Andrea Catalano
    Da ormai più di un mese tutto il popolo italiano pone giustamente la propria attenzione all’emergenza coronavirus. Questa pandemia porterà sicuramente una crisi economica in tutto paese, con aziende che sperano di riaprire al più presto per evitare che molti lavoratori si trovino disoccupati alla fine di questa brutta storia. Tra i tanti settori che saranno colpiti dalla crisi ci sarà anche il calcio: sarà difficile, dunque, sostenere un mercato come quello degli ultimi anni, dove dominavano prezzi dei cartellini e ingaggi molto alti. Diversi club in tutta Europa hanno già intavolato delle trattative con i propri calciatori in merito a tagli di stipendio, almeno per i mesi in cui non si non si potrà giocare, trattative che hanno creato tante polemiche.

    LA SITUAZIONE – Con gli europei spostati di 12 mesi e una stagione in bilico, le società devono già iniziare a pianificare un mercato, come già detto molto complicato, ma sicuramente ridimensionato. La Fifa ha fatto chiarezza in merito alle modifiche che si potranno effettuare sulla prossima finestra di mercato. Molto importante è la questione del prolungamento dei contratti in scadenza al 30 giugno: se la stagione in corso verrà terminata in estate inoltrata, porterà diversi calciatori a giocare delle partite con la consapevolezza di aver già firmato con un altro club per la stagione successiva. Per non creare discrepanze tra le finestre di mercato dei vari campionati, la Fifa ha deciso di dare la possibilità alle singole federazioni di gestire la propria finestra di mercato in base alle date di fine stagione con la possibilità di prolungare la stessa finestra di al massimo un mese favorendo così gli scambi tra i club di diverse federazioni con date di inizio mercato differenti dettate dall’emergenza sanitaria.

    PREZZI E INGAGGI - Negli ultimi anni siamo stati abituati a prezzi dei cartellini molto alti con ingaggi stratosferici, ma dopo la crisi economica la certezza è che tutto questo cambierà. Le società dovranno in primis chiudere i bilanci al 30 giugno e non sarà facile sistemare i conti senza gli introiti derivanti dalle partite. I prezzi dei cartellini caleranno sicuramente con l’aumento di scambi tramite le varie formule di prestiti con diritti e obblighi di riscatto. Tutto questo potrebbe essere l’inizio di un cambiamento che rimarrà costante nei prossimi anni.

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