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  • Conte, Bonucci, Pepe: tutti i buchi neri di Palazzi. Questa non è giustizia

    Conte, Bonucci, Pepe: tutti i buchi neri di Palazzi. Questa non è giustizia

    A mano a mano che si avvicina la sentenza della Commissione Disciplinare, i buchi neri del castello accusatorio costruito da Palazzi si allargano a dismisura.

    Sono così grandi che li vedrebbe anche Curiosity da Marte. Attenendoci rigorosamente ai fatti, mettiamoli a fuoco l'uno dietro l'altro. Così, il giorno del giudizio sarà interessante verificare se la verità avrà trionfato.

    CONTE E IL PENTITO.  Il paleolitico sistema della giustizia sportiva italiana attribuisce all'incolpato l'onere della prova, come ai tempi dell'Inquisizione; proibisce agli avvocati di controinterrogare i pentiti, induce il Procuratore Federale ad affermare, di fronte alla montagna di documenti prodotta dalla difesa di Bonucci e Pepe: "Non c'è più tempo". Non c'è più tempo? Ma che razza di parole sono queste? Abete, è così che si amministra la giustizia sotto il regime della Figc? Per fare luce sul verminaio delle commesse è indispensabile che la giustizia si prenda tutto il tempo che le serve: qualora, per questo e per gli altri procedimenti di questi giorni si fosse arrivati a sentenza anche a campionato iniziato (come peraltro succederà per il troncone napoletano dellì'inchiesta e il noo troncone barese) che cosa sarebbe cambiato? Ma possibile che la fretta di Calciopoli non abbia insegnato nulla?

    Abbiamo già parlato a lungo del clamoroso dietrofront  di Palazzi sul patteggiamento proposto dalla difesa di Conte il 1° agosto (3 mesi di squaliica e 200 mila euro di multa) e avallato dallo stesso procuratore federale che, dopo essere stato sconfessato dalla Disciplinare, il giorno dopo quintuplica la pena richiesta per l'allenatore.

    Ma la prima domanda è: se Palazzi ritiene credibile il pentito Carobbio, allora perchè ha deferito Conte per omessa denuncia e non per illecito sportivo? Annota nell'intervista rilasciata a Gianluca Minchiotti per www.calciomercato.com, il giudice Piero Calabrò, che non è un passante all'esterno delle aule di tribunale, ma un fior di magistrato, "in pratica, per fare un esempio, se sono accusato di rapina, non posso essere condannato per furto". E ancora: perchè, per Larrondo, deferito per illecito sportivo, è stato accettato il patteggiamento di tre mesi e a Conte, deferito per duplice omessa denuncia, è stato negato dalla Disciplinare?

    Seconda domanda: se 23 tesserati smentiscono Carobbio e se la procura crede a Carobbio e non a loro, perchè non ha deferito anche loro? O Conte la partita con il Novara l'ha combinata da solo.

    Terza domanda: è vero, come sostiene l'avvocato De Renzis, legale di Conte, che Carobbio ha cambiato versione per 5 volte? Ed è vero che l'ha fatto sempre adeguandosi a quelle di Gervasoni?

    Quarta domanda: i legali di Carobbio si sono chiesti pubblicamente chi sia il mandante di Stellini. Bene. Ce lo dice, Palazzi, chi sia il mandante di Stellini?  

    Quinta domanda: perchè il19 gennaio, davanti ai giudici di Cremona, Carobbio non parla mai di Conte e il 29 febbraio, davanti a Palazzi, invece lo accusa?  Carobbio è credibile quando va a Cremona o quando depone a Roma?

     

    BONUCCI E PEPE. La giustizia sportiva si muove sulla base degli atti e dei riscontri della giustizia ordinaria.

    Prima domanda: se Bonucci e Pepe a Bari non sono manco stati indagati per la partita Udinese-Bari, perchè Palazzi li ha deferiti, uno addirittura per illecito (Bonucci) e l'altro per omessa denuncia (Pepe)?

    Seconda domanda: davanti ai pm, il pentito Masiello non ha mai tirato in ballo i due giocatori. Davanti a Palazzi l'ha fatto, ma ha cambiato per tre volte la sua versione.  E' credibile?

    Terza domanda: perchè Palazzi deferisce Bonucci per illecito sportivo, ma durante i dibattimento, chiede alla difesa del giocatore se accetti il patteggiamento in cambio della derubricazione a omessa denuncia?

    Quarta domanda: se il pentito è credibile, se Palazzi è convinto della colpevolezza di Bonucci, deve andare avanti come un rullo compressore sino ad ottenere la condanna del deferito, altro che preoccuparsi del patteggiamento via derubricazione. O no? 

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

     
     
     
     
     

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