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  • Juve, Conte contro Allegri e Capello

    Juve, Conte contro Allegri e Capello

    Antonio Conte è più in forma che mai. Terminata la squalifica per il caso calcioscommesse, il tecnico della Juventus è tornato ad animare le conferenze stampa. Oggi, oltre a parlare di mercato ("Drogba è fuori dai nostri parametri economici, Llorente è un grande giocatore ed è molto appetibile visto che si sta svincolando a parametro zero") Conte ha risposto per le rime a due suoi colleghi.

    Il mese scorso l'allenatore del Milan, Allegri aveva detto che "la Juve è prima perché ha speso un bel po' di milioncini, mentre noi dobbiamo rispettare altre esigenze di bilancio". Conte gli ha replicato seccamente pur senza nominarlo: "Siamo pronti a cogliere le occasioni vantaggiose che offrirà il mercato, in linea con il momento economico che sta attraversando l'Italia. E' da un anno e mezzo che la Juve fa operazioni intelligenti. Ci sono altre squadre che si possono permettere ingaggi nettamente superiori ai nostri, forse qualcuno sbaglia a fare i conti...".

    Poi è toccato a Capello, secondo il quale la sua Juve aveva avversari più agguerriti in campionato: "Quando due squadre come le nostre vincono lo scudetto ci devono essere applausi e grandi elogi. Ma se osservo i due momenti storici non posso non riconoscere che la formazione di Capello era stratosferica, forse la più forte Juve di tutti i tempi. Aveva nove giocatori in finale dei Mondiali, due palloni d'oro come Nedved e Cannavaro e in panchina gente del calibro di Del Piero e Mutu. Quella squadra era già forte prima che arrivassero elementi come Emerson, Vieira e Ibrahimovic. Però, nonostante tutto, in Champions League ha fatto davvero poco perché i grandi giocatori da soli non bastano: servono anche organizzazione di gioco e mentalità vincente".

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