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  • Conte: 'Meno male, torno in panchina'. Il 'parafulmine' della squadra per non pensare ai problemi societari

    Conte: 'Meno male, torno in panchina'. Il 'parafulmine' della squadra per non pensare ai problemi societari

    • ET
    Per fortuna che c'è Antonio Conte, verrebbe da dire in casa Inter perché per i tifosi, anche per quelli che non l'hanno mai amato, oggi l'allenatore salentino rappresenta un'incredibile certezza in un mare di perplessità e difficoltà evidenti e che riguardano la gestione economica e il futuro del club.

    CERTEZZA - Le voci sulla vendita, gli stipendi dilazionati e posticipati, le commissioni agli agenti non pagate, i rumors sulle difficoltà dell'intero gruppo Suning, la fuga dei calciatori stranieri dalla squadra cinese del Jiangsu. Chi non si farebbe distrarre da queste voci se non avesse davanti a sé un comandante in grado di stimolare e tenere compatti tutti verso un unico obiettivo? Ecco la presenza di Conte e la sua dedizione alla causa è la garanzia che i tifosi dell'Inter possono mettere in cassaforte per i prossimi impegni (tra l'altro decisivi contro Juventus in Coppa, Lazio e Milan) di campo.

    PARAFULMINE - Conte non ha però potuto sedersi in panchina nelle ultime due gare di campionato, comunque vinte contro Benevento e Fiorentina. Un assenza che non è pesata nei risultati, ma che, invece, si è fatta sentire nell'ambiente. Conte, infatti, rappresenta per i giocatori e per i tifosi il primo stimolo, il martello pneumatico, che tiene ancorati tutti nel presente del campo che vede i nerazzurri in piena lotta per lo scudetto. E quel video in tribuna al Franchi, diventato un meme virale che lo stesso allenatore ha repostato, è la rappresentazione di quello che Conte è oggi per l'Inter. L'anima viva di chi lotta contro tutto e contro tutti, a prescindere da voci, rumors e progetti interrotti. Un ruolo, da parafulmine, che lui voleva allontanare, ma che si sta ritrovando a rappresentare. Un ombrello a protezione del gruppo, a protezione dei tifosi. E sì, meno male che dalla prossima gara tornerà in panchina, perché per la cessione o meno societaria i tempi saranno ancora lunghi.

     

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