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  • Conte non conosce la parola paura

    Conte non conosce la parola paura

    Antonio Conte, allenatore della Juventus, parla in conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno di Europa League contro il Benfica.

    SULL'IMPORTANZA DELLA PARTITA - "Per come vivo le partite io, quella del giorno dopo è sempre la più importante della vita, anche perchè l'idea è sempre quella di cercare la vittoria, al di là dell'importanza della partita. E così sarà anche domani", si legge su Tuttojuve.com.

    PER LA PRIMA VOLTA I STAGIONE, RISULTATO DA RIBALTARE - "La partita sicuramente si giocherà in 95 minuti e quindi dovremmo essere molto bravi nell'interpretazione della partita, visto il risultato dell'andata che ci ha visto perdere per 2-1, secondo me ingiustamente per quello che abbiamo dimostrato sul campo. Però il risultato è questo, sappiamo quello che dobbiamo fare, le scelte che farò saranno delle scelte proprio in virtù e in vista dei 95 minuti, sia le scelte iniziali che i giocatori che possono entrare durante il match e possono cambiare la partita". 

    SU VIDAL - "Arturo si è allenato, come avevo detto in conferenza stampa pre-Sassuolo, avevo detto che stavamo facendo di tutto per cercare di recuperarlo e che molto probabilmente avrebbe fatto uno spezzone di partita contro il Sassuolo, che forse avrebbe giocato contro il Benfica. Rimane quel forse. Domani scoprirete se Vidal partirà dall'inizio o dalla panchina".

    SUL MATCH D'ANDATA - "Io penso che la Juventus abbia fatto un'ottima partita  contro il Benfica, sicuramente il primo tempo prendere gol dopo due minuti... non è stato semplice riassestarsi, anche perchè quando prendi gol dopo pochissimo destabilizza un po' dal punto di vista fisico e soprattutto psicologico. Nonostante questo, diciamo che il Benfica ha giocato molto di ripartenza, costruendo poco gioco. Nel secondo tempo penso che ci sia stata una squadra in campo, la Juventus, che poteva sicuramente, con più accortezza e con più precisione, fare dei gol al Benfica. Ripeto, per me il risultato dell'andata è un risultato assolutamente bugiardo, sapendo che affrontiamo una squadra molto molto forte e molto brava nelle ripartenze. Quindi dovremo essere molto bravi ad attaccare e ad essere ancora più bravi a non far fare il gioco al Benfica che praticamente è un gioco di contropiede".

    NON CONOSCO LA PAROLA PAURA - "Paura? Noi non conosciamo la paura, questo che sia chiaro. Conosciamo la parola rispetto, rispetto nei confronti di avversari, ma la paura non esiste, non fa parte del nostro vocabolario. E' un percorso esaltante, un percorso straordinario quello che stiamo facendo, concentriamoci su questo, sapendo che ci siamo meritati di giocare una semifinale in Europa nel giro di due anni. Quindi è un momento esaltante che dobbiamo vivere con grande entusiasmo, con grande partecipazione noi e i nostri tifosi soprattutto che lo meritano dopo circa undici anni in cui hanno visto gli altri arrivare a giocarsi le competizioni nella parte finale. Quindi, grande entusiasmo, grande rispetto nei confronti del Benfica, ma la parola paura non fa parte del nostro vocabolario, non la conosciamo, nè voglio che qualcuno dica qualcosa del genere". 

    SUL FATTO CHE META' ITALIA, QUELLA NON BIANCONERA, TIFERA' BENFICA - "Penso che anche noi abbiamo dei tifosi in Portogallo. Il Benfica è un po' la Juventus del Portogallo, quindi o tifi Benfica o tifi contro. Il Benfica avrà tantissimi tifosi in Italia e noi avremo tantissimi tifosi in Portogallo".

    SU TEVEZ - "La stagione di Carlos per adesso è una stagione bella, diventerà esaltante, come per tutta la squadra, se riusciremo a centrare la vittoria finale, questo è molto importante. Questo è ancora uno step intermedio per lui, non solo per lui, ma anche per la squadra. Poi alla fine bisognerà arrivare al traguardo, possibilmente tagliarlo questo traguardo per primi, dopodichè potremo tirare un consuntivo sulla stagione. Dico che Carlos sicuramente è un giocatore straordinario, che ci ha portato personalità, tecnica, carisma, un giocatore che quando l'aria si fa calda deve giocare. Per quello che riguarda le scelte future della Nazionale, spetta al ct Sabella prendere eventualmente le informazioni, prendere in considerazione se convocare Carlos o meno. Sicuramente Carlos è un giocatore da tenere in grande considerazione. Difficilmente io lo lascerei a casa, ecco".

     

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