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  • Conte: 'Orgoglioso della crescita dell'Inter, ora alziamo l'asticella. Su Sanchez ed Eriksen...'

    Conte: 'Orgoglioso della crescita dell'Inter, ora alziamo l'asticella. Su Sanchez ed Eriksen...'

    L'allenatore dell'Inter Antonio Conte ha concesso un'intervista alla tv cinese PP Sport, di proprietà del gruppo Suning, e si è soffermato sulla condizione della sua squadra a pochi giorni dalla ripresa del campionato. Ecco quanto riporta l'Ansa: "Se devo trovare un lato positivo in questa emergenza è il tempo per focalizzarmi e cercare gli aspetti per migliorare l’Inter: chiedo sempre di alzare l’asticella, io per primo non mi accontento. Ho avuto l’opportunità di rivedere i primi 7 mesi, andare in profondità sulla nostra rosa, le cose negative e le positive". Sulle partite a porte chiuse: "Senza pubblico è un calcio monco, facciamo fronte all’emergenza sperando che tornino presto i tifosi".

    Conte ha evidenziato poi alcuni aspetti positivi: "Mi rende orgoglioso vedere come stia crescendo la mentalità di questa squadra. Noto che i calciatori sono consapevoli che se vogliamo essere competitivi e lottare per vincere, ogni singolo giocatore deve alzare il proprio livello. Sappiamo di avere di fronte un percorso per tornare a vincere, senza scorciatoie, un percorso fatto di lavoro e sacrificio, di fatica e passione, ma al tempo stesso ho grande voglia e ambizione. Penso che si sia iniziato un bel percorso e quando si iniziano cammini del genere bisogna crederci e avere voglia di affrontare le difficoltà".

    Sul recupero dei singoli: "Non dimentichiamo che in questi 7 mesi non siamo stati molto fortunati e abbiamo perso calciatori che stavano facendo bene. Adesso c’è la possibilità di avere tutta la rosa a disposizione e ci ho lavorato sopra. Alexis Sanchez è in buona condizione, abbiamo potuto lavorare anche con Eriksen, inserendolo nella giusta maniera e mettendolo al pari con gli altri dal punto di vista tattico e fisico. Abbiamo lavorato per farci trovare pronti e cercare di essere migliori. L’allenatore è come un sarto, deve cucire addosso alla squadra il miglior abito possibile". 

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