Coronavirus e sport, Ricciardi: 'Quarantena non si può accorciare'. UFFICIALI gli orari della Premier League
21.37 Si è conclusa l'assemblea di Lega: QUI tutte le novità.
19.15 Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute e consulente CONI, ha parlato a Radio Punto Nuovo della possibile riduzione della quarantena in caso di un nuovo positivo: "Protocollo di squadra? L'accorciamento non è possibile. Ma cerchiamo un'alternativa". LEGGI QUI TUTTO
18.38 Tramite una nota ufficiale, la Figc ha confermato la possibilità di effettuare cinque sostituzioni a gara: ecco come funzioneranno.
18.03 E' iniziata pochi istanti fa l'Assemblea di Lega. Lo riferisce l'Ansa.
13.20 La Premier League rende noti gli orari delle prime tre giornate post covid della stagione 2019/20, pronta a riprendere mercoledì 17 giugno. Si partirà con Aston Villa-Sheffield alle 19, seguita da Manchester City-Arsenal alle 21.15. Di seguito il programma delle altre partite.
Venerdì 19 giugno
19:00 Norwich City v Southampton
21:15 Spurs v Man Utd
Sabato 20 giugno
14:30 Watford v Leicester City
17:00 Brighton v Arsenal
19:30 West Ham v Wolves 21:45 AFC Bournemouth v Crystal Palace
Domenica 21 giugno
15:00 Newcastle United v Sheff Utd
17:15 Aston Villa v Chelsea
20:00 Everton v Liverpool
Lunedì 22 giugno
21:00 Man City v Burnley
Martedì 23 giugno
19:00 Leicester City v Brighton
21:15 Spurs v West Ham
Mercoledì 24 giugno
19:00 Man Utd v Sheff Utd
19:00 Newcastle United v Aston Villa
19:00 Norwich City v Everton
19:00 Wolves v AFC Bournemouth
21:15 Liverpool v Crystal Palace
Giovedì 25 giugno
19:00 Burnley v Watford
19:00 Southampton v Arsenal
21:15 Chelsea v Man City
Sabato 27 giugno 13:30 Aston Villa v Wolves
Domenica 28 giugno
17:30 Watford v Southampton
Lunedì 29 giugno
21:00 Crystal Palace v Burnley
Martedì 30 giugno
21:15 Brighton v Man Utd
Mercoledì 1 luglio
19:00 Arsenal v Norwich City
19:00 AFC Bournemouth v Newcastle United
19:00 Everton v Leicester City
21:15 West Ham v Chelsea
Giovedì 2 luglio
19:00 Sheff Utd v Spurs
21:15 Man City v Liverpool
13.01 Mercoledì sera l'Honved dell'ex juventino Davide Lanzafame ha battuto 2-1 il Mezokovesd nella finale della Coppa d'Ungheria. Alla Puskas Arena di Budapest erano presenti quasi 10mila spettatori, un quarto dei posti disponibili.
12.09 La Turchia è pronta a rinunciare alla finale di Champions League a Istanbul. La Uefa studia le alternative: Lisbona o Francoforte. La scelta sarà annunciato nei due giorni in cui si svolgerà il Comitato Esecutivo: il 17 e 18 giugno.
11.05 In Brasile 9 calciatori del Ceara e altri 8 dipendenti sono risultati positivi al test per il coronavirus. Nello stesso club ci sono poi altri sette casi sospetti di possibili infezioni.
10.04 La Figc è al lavoro per convincere il governo a riaprire gli stadi già quest'estate, ovviamente a capienza ridotta per rispettare le distanza di sicurezza. A partire dalle aree hospitality, magari invitando i medici e gli infermieri eroi nella battaglia al coronavirus. Infront propone l'app HR Tech Suite realizzata dall'azienda bresciana Gulliver e già utilizzata per il rientro al lavoro con alert per la sicurezza, scanner per la temperatura, braccialetto e smartphone per il tracking.
Intanto il Codacons studia una class action per chiedere i rimborsi agli abbonati.
09.06 Oggi alle ore 17.30 è convocata l'assemblea della Lega Serie A. Si parlerà del piano B in caso di nuovo stop del campionato. Già bocciati playoff e playout, verrà presentato l'algoritmo con la variabile casa-trasferta: "Il risultato verrebbe dalla proiezione punti determinata dalla somma delle gare residue in casa e delle gare residue in trasferta moltiplicate per i rispettivi indici di propensione punto (media punti) di quelle validamente disputate". In ogni caso questo sistema non sarà utilizzato per assegnare lo scudetto. Si deciderà tutto lunedì in consiglio federale, ma le parti sono vicine a un accordo.
08.45 Ieri si sono riunite tutte le componenti del calcio italiano. Il presidente Gravina ha spiegato che aumenterà i controlli e chi non rispetterà i protocolli (test dei tamponi non effettuati o esiti di positività non comunicati) rischierà l'esclusione dal campionato.
Per ora resta il vincolo delle due settimane di isolamento in caso di positività, con conseguente rischio di un nuovo blocco totale se a finire in quarantena fossero due squadre. Ma la Figc tornerà alla carica per convincere Cts e governo, intanto stanzia 21,7 milioni di euro per il calcio minore: ogni Lega esclusa la serie A (B, Lega Pro e Dilettanti) avrà 5 milioni, 3 milioni andranno a un fondo calciatori e calciatrici, 3 milioni per gli allenatori, 700mila euro per la serie A femminile.
08.32 Il campionato italiano di calcio femminile rischia di non ripartire. Dopo il no dei medici dei 12 club di Serie A, nell'assemblea di ieri le società si sono divise sulla possibilità di tornare in campo: Juventus, Milan, Empoli, Tavagnacco e Orobica si sono detti favorevoli alla ripartenza, tre club contrari e quattro incerti. La decisione arriverà nel Consiglio federale del prossimo 8 giugno.
L'allenatrice della Juventus Women, Rita Guarino commenta a La Repubblica: "Non vedo l'ora di tornare in campo, ma solo a patto che si decida in fretta e che tutte le squadre siano messe nelle medesime condizioni per farlo. Qui sono una privilegiata, ma siamo solo tre club a poterci permettere di rispettare il protocollo di sicurezza e questo lascia pensare. Bisogna fare i conti con la realtà, finché non si ristabilisce una parità non ha senso ripartire: le giocatrici sono ferme da troppo tempo, devono ritrovare le condizioni necessarie per poter poi giocare una partita. Senza sostegno economico ai club non ci sono le premesse per tornare in campo, servono radici per tenere in piedi l'albero del calcio femminile. Al professionismo bisognerà arrivarci con le giuste strategie e con una pianificazione sostenibile, altrimenti alla prima difficoltà tutto crolla".
08.15 Il centrocampista svizzero dell'Atalanta, Remo Freuler ha dichiarato a Tuttosport: "Ho passato il periodo peggiore stando attento a non uscire e seguendo le indicazioni che ci venivano date, è stata dura ma adesso proviamo a guardare avanti. Mia moglie Kristina è partita per Zurigo pochi giorni prima della gara di Valencia, il programma era che venisse a vedere la sfida del Mestalla con suo fratello ma in quei giorni hanno bloccato i confini e siamo stati costretti a rimanere lontani per un mese e mezzo. Lei a Zurigo e io chiuso a Zingonia. Quell'immagine con i carri dell'esercito che portavano via da Bergamo così tante bare mi rimarrà dentro per sempre, penso ai loro cari e al fatto che non hanno potuto nemmeno salutarli con un funerale: terribile. Vogliamo vincere e giocare per l'Atalanta ma anche per tutta la gente di Bergamo, qui si è sofferto molto e i primi casi hanno subito evidenziato una situazione complicatissima. Sono convinto che si possa fare qualcosa di grande, penso ad esempio alla Champions League: possiamo fare bene e passare il turno. Se ci sono i tifosi è più facile stare concentrati, la spinta che ti danno è enorme e per questo io spero che presto si possa tornare a giocare con la gente allo stadio. Sarebbe bellissimo per tutti".
08.01 Il presidente del Pordenone (serie B), Mauro Lovisa racconta alla Gazzetta dello Sport: "Ho avuto il coronavirus, ma sono guarito. Ho avuto qualche contatto di lavoro in Lombardia, sono stato dalle parti di Brescia e forse l'ho preso lì. Tutto è sempre stato sotto controllo, a parte i dolori. Credo di essere stato fortunato, abbiamo gestito tutto stando a casa ed è andata bene. Solo per una settimana, quella centrale della malattia, non ho voluto sentire nessuno perché pensavo solo a guarire e stare bene. I calciatori non vedevano l'ora di tornare in campo, anche l'allenatore Tesser era un leone in gabbia come me. Abbiamo trovato in fretta l'accordo per rinunciare a una mensilità (aprile, ndr) e adesso tutti lavorano felici. Bisogna ricominciare in fretta, c'è bisogno anche di calcio. La prima cosa è la ripresa dello sport, poi certo l'aspetto economico è importante. Se aprono teatri e cinema, non vedo perché non possano riaprire anche gli stadi, ovviamente in sicurezza. Una piccola parte ci vuole, perché così non è calcio, è un'altra cosa".