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  • Crotonemania: col Parma è tornato l'orgoglio, ma ora bisogna valorizzare i giovani e monetizzare

    Crotonemania: col Parma è tornato l'orgoglio, ma ora bisogna valorizzare i giovani e monetizzare

    • Antonio Franco
    Eccolo l’orgoglio. Nelle ultime due settimane avevo scritto di un Crotone demotivato, senza mordente, senza cazzimma. Di fatto così era stato contro Sampdoria e Udinese, a Parma invece è tornato lo spirito combattivo. La voglia di non essere umiliati. Ecco, questo è il Crotone che abbiamo imparato a conoscere in questa stagione, perché nonostante tutto la voglia di far bene quasi mai è mancata. Ed è in partite come questa che si capisce che con un paio di elementi di categoria nel reparto difensivo la squadra si sarebbe potuta salvare o quanto meno lottare fino alla fine. Essere fuori dai giochi da così tanto tempo fa male, che sarebbe stato difficile mantenere la categoria lo sapevamo, ma di una cosa siamo sempre stati certi: il Crotone avrebbe lottato sempre e comunque. La partita di Parma è stata anche bella da vedere con due squadre aperte e senza ormai nulla da perdere, onestamente mi spiace vedere anche il Parma, un buon Parma con alle spalle una società solida che ha fatto anche tanti investimenti, accompagnare il Crotone in B.
     
    E’ chiaro da tempo che ormai la testa della società è quella di pensare alla prossima stagione, tante sono le questioni in sospeso da verificare e portare a termine. Intanto c’è la situazione prestiti e credo che nessuno di loro rimarrà a Crotone, anche se in B qualcuno di loro potrebbe far comodo, ad esempio Djidji e Di Carmine (considerando l’addio di Simy). Poi ci sono Reca e Ounas, che hanno sicuramente ottime chance di trovare spazio in altre piazze di Serie A, poi c’è l’incognita Dragus, il giovane rumeno non ha mostrato il suo valore ma è anche vero che ha avuto poche chance, è un classe ’99 e in B potrebbe diventare protagonista. Altri punti cardine del prossimo campionato dovrebbero essere Molina, Benali, Vulic, Zanellato e Cuomo, oltre al classe 2002 Rojas, talento cileno che ha già collezionato 5 presente in questa stagione e sembra pronto ad una maglia da titolare per la prossima stagione. Capitolo a parte per Simy e Messias, entrambi destinati all’addio e credo sia giusto così: la società punterà a monetizzare il più possibile dalla loro cessione per poi reinvestire le entrate e puntare ad un nuovo ritorno nella massima serie.
     
    Inoltre, queste ultime giornate di Serie A potrebbero essere anche un’occasione per valorizzare qualche altro giovane del vivaio, su tutti il classe 2005 Giovanni D’Aprile, prospetto molto interessante sui cui Stroppa sembrava volerci puntare e in due occasioni lo ha anche convocato. Poi ci sarebbe anche il difensore ucraino Sergio Yakubiv, classe 2002 ma attualmente fermo ai box per un infortunio, oltre al centrocampista offensivo Antonio Ranieri, il difensore Massimiliano Mignogna e il centrocampista Mattia Timmoneri. Il mio messaggio per Cosmi è chiaro, mister vogliamo i nostri giovani in campo, meritano l’esordio.
     

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