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Tu vuo' fa' l'americano, cantava Renato Carosone. E Lorenzo Insigne lo vuole fare davvero. Così, con il suo accento inconfondibile di chi anche in Canada si porterà con sé un po' di Napoli. Dalla prossima stagione, l'attaccante sarà un nuovo giocatore del Toronto. Sbarcherà in MLS e lo farà tra l'entusiasmo dei tifosi, che già non vedono l'ora di vederlo scendere in campo. A raccontare l'operazione nella nostra intervista, è stato l'intermediario Andrea D'amico.

Com'è nata l'idea di portare Insigne a Toronto?
"Il club aveva diversi obiettivi, ma Lorenzo era quello principale. Per il suo ruolo, le sue qualità e per aver vinto l'Europeo con l'Italia".

C'è stato un momento nel quale ha pensato saltasse tutto?
"Sinceramente no, non l'ho mai pensato. Siamo sempre stati fiduciosi e ottimisti sull'esito positivo della trattativa".
C'erano anche altre squadre che lo volevano?
"Non lo so, ma il Toronto è un club così importante che difficilmente avrebbero potuto competere".

E' vero che il Toronto è interessato anche a Belotti?
"In questo momento eravamo concentrati a chiudere l'operazione di Insigne, ma il club ha cinque o sei obiettivi, a breve inizieremo a lavorare su altri. Non ho ancora parlato con la società, ma con loro ho un rapporto istituzionale che non si limita solo a questo affare".

Si è parlato anche di un'idea Criscito?
"In questo momento deve essere concentrato per finire bene la stagione con il Genoa, è il capitano rossoblù e ha ancora un anno e mezzo di contratto".