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  • Da Bosman ad Agresti, l'incredibile storia di calciomercato.com

    Da Bosman ad Agresti, l'incredibile storia di calciomercato.com

    Al nome di Jean Marc Bosman è legata la nascita di calciomercato.com. Era il dicembre di 20 anni fa esatti. Il calcio veniva sconvolto dal più grande terremoto normativo di sempre. Il giocatore belga aveva appena vinto una causa in tribunale che aboliva il parametro a fine contratto. I calciatori, alla scadenza dello stesso, sarebbero stati quindi liberi di andarsene a zero euro, anzi lire, sterline, franchi o marchi. Non solo, le frontiere d’Europa si spalancavano e, dal successivo giugno 1996, i calciatori si sarebbero potuti spostare a frotte da un paese all’altro. Era tutto talmente improvviso che si faceva fatica anche solo ad immaginare cosa questa rivoluzione stesse comportando. Una cosa fu chiarissima: i calciatori, sopratutto i più forti, avrebbero avuto dei vantaggi enormi. Se l’estate precedente Roberto Baggio, a fine contratto con la Juve, aveva potuto accasarsi al Milan a fronte di un pagamento di 18 miliardi di lire, il prossimo giugno Gianluca Vialli tanto per fare un esempio di calciatore col contratto in scadenza, avrebbe potuto andarsene dalla stessa Juve senza indennizzo alcuno. Il club acquirente non avrebbe più avuto bisogno di accordarsi con I bianconeri (raramente i club riuscivano infatti ad ottenere l’intera somma dell’indennizzo che si otteneva con complicatissimi calcoli di vari coefficienti) ma semplicemente convincere il solo Vialli coprendolo di soldi, tanti soldi: queli dell’ingaggio e quelli risparmiati col mancato versamento dell’indennizzo alla Juventus. Vialli andò al Chelsea infatti per una cifra astronomica che nessuno ha mai veramente saputo.
    Facevo già il procuratore da nove anni. Non rimasi con le mani in mano. In Italia si stava diffondendo una parola misteriosa, Internet. E un’altra altrettanto ignota, E-mail. Per me che non avevo mai acceso un computer (all’epoca serviva essenzialmente a fare calcoli o a scrivere lettere da poi stampare e inviare via fax o per posta normale) era semplicemente arabo.

    Mi feci spiegare da Filippo un amico fiorentino che aveva lavorato negli anni 80 a Seattle alla Microsoft, se questo sistema fosse davvero in grado di collegare tutti i computer del mondo. E sopratutto in tempo reale. Rispose, certo! E aggiunse: connessione permettendo. La connessione di internet infatti viaggiava attraverso la presa del telefono ed era interminabilmente lenta. Ore per scaricare una foto. Niente video, adsl o wifi. Preistoria d’accordo, ma funzionava. Eccome se funzionava.
    Compresi che internet e legge Bosman sembravano maledettamente fatti uno per l’altro. Si rendeva improvvisamente indispensabile per tutti i club europei conoscere le scadenze contrattuali di ogni singolo calciatore. E sopratutto gli eventuali rinnovi. Per quei calciatori come Vialli appunto che avessero avuto il colpo di fortuna di avere il contratto in scadenza al prossimo giugno il potere contrattuale anche in fase di rinnovo di contratto cambiava radicalmente. Stranamente non pensai a come approfittarne da agente, mi affascinava troppo questa novità di internet e la sua velocissima diffusione. Il mondo stava cambiando ora dopo ora.
    Già ma internet come funzionava? Come si faceva a mettere tutto online? Ne parlai con un brillante redattore della Gazzetta dello Sport, un tipo sveglio, ragazzone romano, bruno di nome e di fatto, Bartolozzi appunto. Aveva una amica, Tiziana Cairati, che si occupava di giornalismo e di iniziative misteriose che io associavo ad internet. L’agenzia si chiamava Pinky Data, e prendeva appunto il nome da Allan Pinkerton il primo agente segreto della storia, quello che aveva salvato la vita ad Abramo Lincoln.
    Unimmo in breve le forze e creammo una società investigativa online che aveva il compito di scovare tutte le informazioni possibili su scadenze e rinnovi di contratto di ogni singolo calciatore europeo. A febbraio 96 andammo online. Il nome, scontato: calciomercato.com. Era il mercato italiano a farla da padrone nel mondo dell’epoca. Tutta Europa avrebbero capito al volo quella parola nel dominio che non a caso è la più cliccata dopo “porno” su google: calciomercato.
    Fu un successo immediato, almeno 50 club europei sottoscrissero l’abbonamento al servizio BtB ovvero per addetti ai lavori. Raccoglievamo notizie da ogni angolo d’Europa anche grazie al fido Michele Moretti che lavorava al nostro fianco giorno e notte: riviste, corrispondenti di giornali, agenti, ogni fonte era utile. Certo non internet perchè su internet c’eravamo solo noi.
    La prima redazione fu il salotto dei genitori di casa di Tiziana a Settimo Milanese;  la scrivania il tavolo da pranzo.
    Comnciammo a diffondere notizie dei trasferimenti in tempo reale. Fu così che il club belga dell’Anderlecht, nostro abbonato della prima ora, venne a scoprire che un suo difensore in scadenza, Bertrand Crasson, aveva firmato con il Napoli di Ferlaino. Era la conferma che il servizio era valido.
    Restava un intoppo da risolvere e non da poco: i club raramente avevano un’email. Luciano Moggi, già alla Juve all’epoca, insisteva per volere ricevere le liste via fax: “Nun me fa perde’ tempo con sta mail che non ci capisco niente” mentre Giambattista Pastorello, presidente del Verona, col suo abituale atteggiamento buonista e diffidente al tempo stesso alzò il sopracciglio: “La lista? Me la mandi pure in sede. Gli do un’occhiata, se è valida poi mi abbono”.  E fu così che la consultò gratis…
    In breve tempo calciomercato.com si trasformò in quello che è adesso: un sito di informazioni sul calcio a 360 gradi. In Italia eravamo in due: noi e rete.it.
    Il dominio iniziale è stato gelosamente custodito e sostenuto negli anni grazie decine di giornalisti giovani, affermati e perfino allenatori e giocatori che hanno scritto fino a un milione e cinquecento mila notizie di calcio. Tra questi, già pochi mesi dopo che eravamo online, Stefano Agresti da Torino, dove all'epoca lavorava per Tuttosport.
    Stefano Agresti ha lasciato nei giorni scorsi la vicedirezione del Corriere dello Sport-Stadio dopo dieci anni ed è tornato a calciomercato.com stavolta per dirigerlo con nostro immenso piacere e orgoglio.
    A lui e a tutti coloro che lo hanno preceduto sulle pagine di calciomercato.com il nostro sincero ringraziamento per aver trascinato calciomercato.com dove è oggi e un vivo in bocca al lupo a tutti noi per i prossimi venti anni.
     
    Carlo Pallavicino
     

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