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  • Da Gollini a Bonazzoli talenti in vetrina: la top 11 del Torneo di Viareggio

    Da Gollini a Bonazzoli talenti in vetrina: la top 11 del Torneo di Viareggio

    Si è conclusa nel pomeriggio di oggi la 67esima edizione del Torneo di Viareggio. La più importante competizione internazionale per formazioni Primavera ha messo in luce giocatori dotati di grande talento, finiti già nel mirino delle più importnati realtà europee e altri dal futuro assicurato nelle rispettive prime squadre. E' il caso di Federico Bonazzoli, trascinatore dell'Inter campione, di Pierluigi Gollini, premiato come miglior portiere del torneo. In un'edizione ricca di grandi attaccanti, Calciomercato.com ha scelto per voi i migliori prospetti di questa edizione:

    4-2-4: Gollini; Anastasio, Sciacca, Mancini, Di Marco; Rocca, Torreia; Bentivegna, Minelli, Bonazzoli, Cappelluzzo.

    PIERLUIGI GOLLINI (Verona) - Il miglior portiere del torneo (LEGGI QUI), se il Verona ha potuto sognare la sua prima vittoria nella storia del torneo è principalmente merito suo. Trascinatore nella lotteria dei rigori contro Torino e Genoa, ha abdicato soltanto davanti ai colpi di Bonazzoli e Giamfy nel finale tenendo in vita i suoi con interventi magistrali. Ha già esordito in Serie A e nella prossima stagione passerà stabilmente in prima squadra.

    ARMANDO ANASTASIO (Napoli) - Terzino di grande spinta e col vizio del gol. Il Napoli Primavera non brilla per costanza, ma le sue prestazioni nel corso del Viareggio sono di livello assoluto. Così come la doppietta (segnata da ala d'attacco) che ha regalato ai partenopei la vittoria agli ottavi contro il Club Brugge. Classe '96, nasce terzino sinistro, si adatta molto bene anche a destra, ma sta affinando le sue qualità anche da esterno alto di fascia e nella prossima stagione andrà a fare esperienza in Serie B.

    GIACOMO SCIACCA (Inter) - Capitano silenzioso (anche lui) dell'Inter campione in carica. Con Yao forma una coppia centrale rodata e sicura. Non sbaglia un intervento e non è mai sopra le righe. Per l'eleganza negli interventi e per la grande capacità palla al piede. Ricorda Ranocchia, ma non ditelo ai tifosi nerazzurri.

    GIANLUCA MANCINI (Fiorentina) - Difensore centrale dal piede educato, leader di una delle difese meno battute del torneo. Si mette subito alle spalle il rosso diretto con cui trova l'esordio contro il Nordsjaelland e si impone contro PSV Spezia come baluardo insuperabile. E' lui il regista occulto nella manovra viola e l'esperienza, anche con la prima squadra non tarderà ad arrivare. Nel corso dell'estate, infatti, Montella lo ha aggregato alla prima squadra mostrando una bella intesa con il centrale serbo Savic. 
    FEDERICO DIMARCO (Inter) - Motorino inesauribile della fascia mancina. Spinge con costanza, crea la superiorità numerica e non disdegna il tiro all'occorrenza. Ha già trovato l'esordio in Europa League con Roberto Mancini nella sfida contro il Qarabag, ma è un terzino sinistro moderno che può integrarsi al meglio negli schemi del tecnico jesino. Classe '97 è uno dei talenti più promettenti di tutto il settore giovanile nerazzurro.

    LUCAS TORREIA (Pescara) - Solo l'Inter ha infranto il sogno del Pescara di Massimo Oddo, vera sorpresa del torneo che aveva fatto tremare la Roma in un girone tutt'altro che semplice con Bologna e Belgrano. La macchina perfetta si è inceppata proprio contro i nerazzurri nei quarti di finale. In campo non c'era Lucas Torreia, per un'espulsione rimediata nel finale della sfida contro il Genk, vero deus-ex-machina della squadra. Classe '96, il 'volante' uruguaiano è il classico regista basso in grado di calciare agilmente con entrambi i piedi. Ricorda il centrocampista della Fiorentina Pizarro e ha già trovato l'esordio in Serie B alla corte di Baroni. 

    MICHELE ROCCA (Inter) - Il meno atteso dell'11 di Walter Vecchi, ha disputato un Viareggio al limite della perfezione. Todocampista classe '96 cresciuto nel Novara, abbina grandi giocate offensive, un'ottimo destro da calcio piazzato e anche un gran dinamismo in fase difensiva. Sua la doppietta che ha sbloccato il match contro il Genk, suo lo zampino anche nel gol vittoria di Giamfy nella finale contro il Verona. Nella prossima stagione andrà a farsi le ossa in Serie B.

    ACCURSIO BENTIVEGNA (Palermo) - Capocannoniere del torneo (insieme a Bonazzoli ma con 2 gare in meno) e trascinatore di un Palermo che si infrange soltanto nei quarti contro la miglior Roma del torneo. Bentivegna (LEGGI QUI) è un trequartista a tutto campo che preferisce partire dalla fascia destra per far male con il suo preciso mancino. Da brividi la prestazione offerta nel 3-2 contro il Milan. Ha già esordito (anche se solo per un minuto) in Serie A e fa la spola costantemente con la formazione allenata da Beppe Iachini.

    SIMONE MINELLI (Fiorentina) - Lampi di classe pura in una Fiorentina ricca di talento, la stella più brillante è sicuramente la sua. Esterno d'attacco classe '96 ha realizzato nel Viareggio tre gol, fondamentali contro PSV Eindhoven, Spezia e Verona. Con Montella ha già trovato l'esordio, da titolare, in Europa League contro la Dinamo Minsk quando ha fornito l'assist per il gol del 2-1 a Marko Marin.

    FEDERICON BONAZZOLI (Inter) - E' lui il Golden Boy del torneo. Capocannoniere, miglior giocatore, stella indiscussa e trascinatore dell'Inter campione. La copertina del Viareggio 2015 è tutta sua. Il salto in Serie A e nella prima squadra l'ha già fatto, tanto da attirare su di sè l'attenzione della Sampdoria che ne ha acquistato il cartellino per circa 5 milioni di euro. L'Inter ha comunque un diritto di riacquisto per il futuro, più che roseo, della punta classe '97.

    PIERLUIGI CAPPELLUZZO (Verona) - L'altro grande protagonista della cenerentola Verona ha il volto e i centimetri dell'attaccante centrale classe '96. 4 gol nel torneo, decisivo quello che ha portato i veneti alla vittoria in semifinale contro la Fiorentina e altrettanto decisivo quello che ha ridato speranza in finale contro l'Inter nel momento peggiore dei suoi. Prima punta tipica, ha già collezionato 11 presenze e 1 gol con la prima squadra allenata da Mandorlini. 

    GLI ALTRI - Tanti gli esclusi illustri dalla nostra formazione titolare partendo da Giamfy, terzino destro autore del gol decisivo che ha consegnato il trofeo nelle mani dell'Inter. Passando per i bomber Vestenicky, attaccante che ha guidato la Roma negli ottavi e quarti di finale con tre reti, e Raffini, trascinatore con 4 reti del Cesena. Ma anche Calabresi, difensore centrale della Roma che ha pagato l'eccessiva integrazione con la prima squadra guidata da Rudi Garcia che ha privato i giallorossi a turno di capitan Pellegrini e dell'estro di Verde. 

    Emanuele Tramacere

     

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