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  • Milan, ecco tutte le bravate di Niang

    Milan, ecco tutte le bravate di Niang

    • Alessandro Di Gioia
    "Genio e sregolatezza", si sente spesso parlare di questa accoppiata di virtù e vizi: negli ultimi anni soprattutto, c'è un utilizzo spropositato del termine "follia", inteso con connotazioni positive. Ma parliamoci chiaro: si può essere dei fuoriclasse anche senza essere sregolati, e spesso la sregolatezza è un sintomo di mancanza di classe o, ancora peggio, personalità. I tifosi del Milan hanno sperato e auspicato fino all'ultimo che Mbaye Niang rientrasse nella categoria dei "geni incompresi", di quei giocatori ancora giovani e guasconi che devono "mettere la testa a posto" per diventare definitivamente dei fuoriclasse. Purtroppo, per i tifosi rossoneri e per il calcio in generale, non è stato così. Il francese, dopo numerose bravate, è stato in un certo senso costretto a lasciare Milano proprio per i suoi comportamenti al limite dell'eccesso: dopo averlo protetto e coccolato in più occasioni, il Milan ha deciso di cederlo definitivamente al Watford, non potendo più permettersi di aspettare il potenziale di Niang, nascosto dietro ad un carattere troppo labile ed emotivo. Questa la lista delle "bravate" compiute in quattro anni e mezzo in rossonero, dai 17 ai 21 anni e mezzo, salvo le due esperienze in prestito a Montpellier e Genoa:

    IL RITIRO DELLA PATENTE E "IO SONO TRAORE"
    - La prima ragazzata arriva nel settembre del 2012, quando un diciassettenne Niang, ancora sprovvisto di patente, si fa fermare una domenica sera dalla Polizia municipale nel centro di Milano, alla guida di un auto. Non finisce qui, visto che una volta che gli agenti lo inchiodano, il francese si giustifica con un comico quanto poco credibile: "Sono Bakaye Traorè, ho dimenticato la patente". Un comportamento che ha mandò su tutte le furie la società rossonera, già conscia dei problemi caratteriali del ragazzo: in Francia diversi media avevano infatti evidenziato il confronto tra l'attaccante e l'allenatore della prima squadra del Caen, colloquio nel quale Niang chiese espressamente di essere inserito nella rosa dei "grandi" nonostante la carta d'identità. 

    DAL FERRARI DISTRUTTO AL TUFFO IN PISCINA -  Ma questo è solo l'inizio: nel febbraio del 2014, durante il prestito rigenerativo al Montpellier, Niang distrugge una Ferrari e viene condannato a 18 mesi di reclusione con la condizionale. Con i motori, il francese non riesce proprio ad andare d'accordo: nel febbraio del 2016, quando la sua stella sembrava finalmente poter brillare luminosa sotto l'egida di Mihajlovic, il promesso sposo del Watford incappa in un altro incidente nella zona di Legnano (Varese), mentre si stava trasferendo da un ristorante a un bowling. Alcol test fortunatamente negativo, in compenso "lesione capsulo legamentosa della caviglia sinistra e contusione alla spalla sinistra", che lo tengono fuori dai giochi per due mesi.  Una volta guarito, Niang non riesce proprio a stare tranquillo: posta infatti sulla sua pagina Instagram un video nel quale si tuffa in una piscina da qualche metro, entrando in acqua dopo un volo durato più di un secondo, scrivendo "dans les airs", in aria appunto. Chiaramente i tifosi del Milan non la prendono bene: "pagliaccio" è l'insulto più leggero che gli viene rivolto. 

    'SONO STATA CON NIANG, E' PIU' DONNA DI ME' - L'ultimo, imbarazzante episodio a fine anno: un tweet del trans Guendalina Rodriguez gli rovina le vacanze natalizie e il periodo già poco felice con la squadra, dopo i due rigori sbagliati contro Crotone e Roma. Il testo del post? "Una volta per tutte, sì sono stata con Niang, è più donna di me", frase poi cancellata. Tutto era nato durante un'intervista a La Zanzara, la trasmissione radiofonica di Radio24 condotta da Cruciani e Parenzo, nel quale il trans aveva rivelato: "Ho conosciuto questo giocatore del Milan a una cena a Milano. Il nome non lo faccio perché non voglio rischiare una querela. Lui mi ha detto: se esce il mio nome è finita. Vi dico solo che è attivo, attivissimo, molto dotato, di colore, giovane e assomiglia a Balotelli. Ogni tanto ci frequentiamo". Lo scandalo hot ha creato non pochi problemi a Niang, e ha probabilmente contribuito a porre fine alla sua carriera milanese. Come le altre bravate commesse nel passato: in questo caso "genio e sregolatezza" non sono andati d'accordo.

    @AleDigio89

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