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  • Dal Milan alla Roma, dall'Atalanta alla Lazio: così l'Europa cambia le panchine

    Dal Milan alla Roma, dall'Atalanta alla Lazio: così l'Europa cambia le panchine

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    Una corsa all'Europa può cambiarti... la panchina. Fatta eccezione per il Torino che ha blindato Walter Mazzarri, praticamente tutte le squadre in corsa per un posto nell'Europa che conta hanno una situazione in bilico legata al proprio allenatore. Dalla questione Gattuso per il Milan che insegue la Champions fino al dopo-Ranieri alla Roma, mentre l'Atalanta deve gestire il destino di Gasperini così come la Lazio con Inzaghi. Le prospettive sono diverse, questi gli ultimi sviluppi per quattro panchine bollenti.

    MILAN - Rino Gattuso è praticamente certo di salutare il Milan a fine stagione, qualsiasi sia l'esito della rincorsa Champions. Eusebio Di Francesco al momento è il favorito: al di là delle smentite filtrate dalla società ci sono stati contatti diretti con l'ex allenatore di Roma e Sassuolo, il suo lavoro sulla qualità del gioco e l'esperienza in Europa di un anno fa in giallorosso sono due punti a favore di Eusebio, già libero e messo nel mirino dal Milan. La scelta definitiva non è ancora fatta, il casting è aperto; Gasperini può rappresentare un'alternativa credibile, mentre Arséne Wenger è un'opportunità al momento fredda così come l'opzione Mark Van Bommel. Mauricio Pochettino è un desiderio complicato che può dipendere solo e soltanto dalla Champions League, ma l'argentino deciderà cosa fare solo dopo la finale.

    ROMA - Claudio Ranieri sta tentando l'impresa, ha accettato l'occasione di tornare a casa poi saluterà la Capitale tra poche settimane. Pensare alla sua permanenza al momento è complicato: incassato il no di Antonio Conte, Gian Piero Gasperini è il prescelto per ripartire con un progetto legato a giovani talenti e un gioco propositivo. Nelle idee della società è in cima ai preferiti, ma tutto dipenderà dalla scelta del Gasp nel caso in cui la Champions venisse davvero conquistata con l'Atalanta: giocarsela a Bergamo per onorare un sogno oppure cogliere l'occasione di volare in un top club? Il piano alternativo porta a Marco Giampaolo, già in contatto con la Roma da febbraio scorso per poi rimanere in stand-by. Ma resta un nome da considerare. Il nome di Gattuso al momento è una suggestione, non in cima alla lista giallorossa. 



    LAZIO - La seconda parte di stagione deludente fa aggiungere un punto interrogativo accanto al futuro di Simone Inzaghi. La sua permanenza alla Lazio rimane comunque probabile nel caso in cui conquistasse la Coppa Italia contro l'Atalanta, prevista per la prossima settimana; Claudio Lotito vorrebbe continuare con l'allenatore che gli ha dato grandi soddisfazioni, Inzaghi non ha altre offerte importanti al momento e la direzione principale porta ancora alla Lazio. Dovesse però perdere la Coppa dopo la corsa Champions sfumata, occhio all'addio di Simone perché potrebbe davvero prendere corpo la separazione: c'è un'ipotesi romantica legata a Sinisa Mihajlovic, autore di un ottimo lavoro al Bologna in questi mesi dopo aver ereditato una squadra in grande difficoltà, già amatissimo in biancoceleste da giocatore. Un altro ex Lazio è Sergio Conceiçao, il suo percorso da allenatore prosegue a gonfie vele dopo Braga, Vitoria Guimaraes, Nantes e adesso un grande progetto al Porto. Lotito considera anche lui, mentre Roberto De Zerbi è l'opzione italiana legata a un gioco propositivo, una scommessa ad alti livelli che ha già dimostrato ottime idee in 'provincia'.

    ATALANTA - Il presidente Percassi non arretra di un centimetro: vuole confermare Gasperini a tutti i costi, è pronto a rinnovare e ritoccare ancora il suo contratto. In caso di Champions League, l'Atalanta farebbe davvero uno sforzo importante pur di convincere il Gasp a rimanere, questo quanto filtra dal club. Dovesse precipitare la situazione tra finale di Coppa Italia e corsa Champions, potrebbe aprirsi lo scenario della separazione con la Roma che aspetta e il Milan che si è informato: Marco Giampaolo è sempre piaciuto alla dirigenza così come De Zerbi più vicino alle idee di difesa a tre, ma ad oggi la Dea non ha preso alcun contatto diretto con entrambi perché convinta di poter trattenere e blindare Gasperini, considerato l'artefice di un vero e proprio capolavoro sportivo.

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