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  • Dalla Promozione alla Nazionale, la favola Caputo. L'ex capitano Fusco a CM: 'Vi racconto il mio Ciccio'

    Dalla Promozione alla Nazionale, la favola Caputo. L'ex capitano Fusco a CM: 'Vi racconto il mio Ciccio'

    • Francesco Guerrieri
    Oggi festeggia il gol al debutto con la Nazionale, ma prima di arrivare alla maglia azzurra Ciccio Caputo di gavetta ne ha fatta eccome. Partito dalla Promozione col Toritto, il grande salto è arrivato nel 2008 quando dal Noicattaro in C2 fa il doppio salto arrivando in Serie B al Bari. L'anno dopo è in prestito alla Salernitana: stagione 2009/2010. Difficile. Difficilissima: quattro allenatori e la retrocessione in Lega Pro. Non il massimo per un ragazzo di 22 anni, che nonostante tutto riuscì a emergere tra mille problemi. La conferma arriva da Luca Fusco, ieri capitano di quella Salernitana e oggi allenatore del Sorrento in Serie D: "E capitato in un'annata non positiva, ma le qualità di Ciccio sono state sempre indiscutibili - racconta Fusco a Calciomercato.com - Si vedeva che già allora aveva fame e cattiveria sotto porta e sarebbe diventato un grande attaccante. Era la stagione sbagliata, ma lui non aveva fatto male e ve lo posso assicurare io che ci sono stato a contatto tutti i giorni".

    Qual era la caratteristica che la impressionava di più?
    "Mi stupiva perché aveva movimenti da attaccante vero e difficilmente sbagliava davanti alla porta. Nonostante avesse davanti tanto tempo per migliorare, era già un attaccante completo. Poi nel corso della carriera ha trovato allenatori importanti che l'hanno migliorato ancora di più".

    Che effetto le ha fatto vederlo segnare con la maglia della Nazionale?
    "Sono felicissimo, lo seguo sempre con grande affetto. Quando era a Salerno gli sono stato molto vicino e quell'anno ha vissuto in affitto in una mia casa. In particolare cercavo di consolarlo quando non riusciva a segnare. Se gli capitava di avere qualche periodo senza fare gol si innervosiva perché l'attaccante vive per il gol, ma capita anche di avere momenti bui".

    Siete rimasti in contatto?
    "Gli anni successivi a quella stagione per un po' ci siamo sentiti, poi purtroppo seguendo strade diverse ci siamo persi di vista. L'ho rivisto un paio d'anni fa durante un Pro Vercelli-Empoli nel quale io ero collaboratore di Grassadonia e lui bomber degli azzurri. A fine partita mi ha regalato la sua maglia, oggi ce l'ha mio figlio che la custodisce gelosamente".

    Secondo lei è pronto per una big?
    "Un giocatore che sta facendo così bene non vedo perché non possa giocare in una grande squadra. Ciccio ha bisogno di un tipo di gioco che sfrutti le sue caratteristiche, ma ha dimostrato che può fare benissimo ovunque. Nei movimenti penso sia tra i migliori in Italia".

    @francGuerrieri

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