Calciomercato.com

  • De Rossi: 'La squalifica? Non posso tornare indietro. Passare agli ottavi cambia la nostra dimensione' VIDEO

    De Rossi: 'La squalifica? Non posso tornare indietro. Passare agli ottavi cambia la nostra dimensione' VIDEO

    Daniele, hanno parlato tutti del tuo episodio col Genoa tranne te. Vuoi dirci la tua?

     Io ho parlato per prima chiedendo scusa, di più non posso fare. Tornerei indietro volentieri ma non si può. Mi concentrerà sulle prossime partite come ho sempre fatto, pensare a Genova non aiuta me o i miei compagni.  

     Ti ha fatto piacere lo striscione della curva?  

    Mi ha fatto molto piacere, nei momenti di difficoltà loro sono sempre stati chiari e fermi nel difendermi. Sono stato felice. Promesse? Meglio non farle nel calcio, anche perché non sempre tutto dipende da te.  

    Tu che hai esperienza in Champions, come si prepara la partita di domani?  

    Non la preprari diversamente da un un derby o un Roma-Juve. E’ una gara importante, e noi dobbiamo approcciare come al solito. Aggredendo e facendo la partita, questo è uno dei nostri punti di forza.

     Il tuo rapporto con la Champions?  

    Questa competizioni mi ha regalato gioie e dolori, anche un paio di brutte figure. Ma sempre in linea con la dimensione della Roma. La nostra dimensione non ci permette di sognare in Champions perché ci sono squadre più attrezzate. Quella di domani è una gara decisiva per aumentare la nostra mentalità europea. Vincere un girone del genere ci permetterebbe di esportare la Roma all’estero in maniera diversa.  

    Qualche mese fa disse che sarebbe stato complicato sostituire Spalletti. Di Francesco le sta facendo cambiare idea?

     Avevo ragione, ma ho detto che era complicato e non impossibile. Spalletti è passato come uno sprovveduto o uno che ha fatto danni a Roma. Qualche casino lo ha fatto con Totti e lo sapete, ma il suo lavoro è stato buono. Quello che sta facendo Di Francesco dimostra che era difficile ma non impossibile fare meglio. Nemmeno l’anno scorso abbiamo iniziato così bene, non siamo primi solo perché tutte stanno facendo bene.  

    Domani dovrebbe arrivare l’ok per il nuovo stadio. Possiamo sperare che ci giochi De Rossi?  

    Non oggi la priorità della Roma, il futuro immediato lo costruiamo domani sera. Lo stadio lo devi costruire in 2-3 anni. Sarà difficile esserci anche se atleticamente sto bene. Ci sono però altre qualità per arrivare a giocare fino a 38 anni e non so se l’avrò. Ora è importante giocare gli ottavi di finale, non giocare nel nuovo stadio.    

    La tua carriera è stata straordinaria. Ma con la somma delle squalifiche hai perso quasi una stagione. Questo lato del carattere ti ha più giovato o nuociuto?

    Ho giocato 16 stagioni, e saltare 37 partite non vuol dire saltare un anno della mia carriera o essere focoso. Avete scritto male, sono stato sempre presente durante la stagione. Ho pagato quando ho sbagliato.  

    Perotti ha detto che sei il capitano della città, e che se succede a te di fare una cavolata nessuno si permette di dirti nulla perché sei un certo tipo di persona. A volte ti penalizza questo giudizio?  

    Senza offesa o presunzione è risaputo che il calcio che conosciamo noi sono ben diverse da come le conoscono i tifosi. Ci sono giocatori eroici che se poi li conosci se la fanno sotto prima della partita, o altri antipatici che invece sono tutt’altro. Noi solo sappiamo quello che succede. E se tutti mi considerano un bravo compagno non vuol dire che ho dei jolly da giocarmi. Sto pagando, ma mi fa piacere quello che ha detto Perotti. Sanno tutti che sono dispiaciutissimo, ma sanno pure che su di me si può contare e che non gli volterebbe mai le spalle.  

    Si è posto un obiettivo da qui fino a fine carriera. Magari vuole vincere qualcosa?  

    Non so se è realistico porsi un obiettivo sulla vittoria della Roma. Chiaro che voglio vincere lo scudetto, e se capivo che era impossibile magari sarei andato via prima. Ma è da folli dire “Smetto quando vinco”.  Vorrei solo smettere prima di non farcela più, prima di non divertirmi più. Dal mio punto di vista vedere di non riuscire più a giocare a un certo livello mi obbligherebbe a lasciare. Ora sto bene, e non voglio vivere male questo lavoro.  
     

    Altre Notizie