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    Delio Rossi ha sbagliato e ha pagato, ma ora Della Valle cacci anche Ljajic

    Delio Rossi ha sbagliato e ha pagato il suo raptus di follia con il licenziamento in tronco, l'umiliazione pubblica per avere fatto ciò che un galantuomo del suo stampo non si sarebbe mai sognato di fare, la vergogna che sicuramente sta provando per il suo comportamento.

    Sia chiaro: qui non si cercano né attenuanti né giustificazioni. Quella gragnuola di pugni su Ljajic, provvidenzialmente fermata dall'intervento degli astanti, è stata un altro ko inflitto al nostro calcio che, dopo la tragedia di Morosini (ricordate? E' accaduta soltanto 19 giorni fa), è precipitato in un'impressionante spirale di violenza.

    La vergogna di Marassi, gli ultrà della Roma che processano la squadra sotto la curva, l'invereconda rissa dei laziali a Udine, il delirio di Delio: cos'altro di peggio può ancora accadere?

    La Fiorentina è stata inflessibile con Rossi e ha fatto bene, anche perchè, Andrea Della Valle dixit, l'ha fatto per il suo bene, considerati il logorio e la tensione nervosa che si erano impadroniti dell'allenatore. E non solo per colpa sua.

    Sono settimane che le cronache toscane ci raccontano della polveriera gigliata, del comportamento scarsamente professionale di alcuni giocatori. Ecco, i giocatori. Della Valle ha cacciato Delio Rossi, ora cacci anche il ragazzino che risulta avere pesantemente provocato il tecnico. Soprattutto, se fosse vero che il medesimo giocatore ha pure insultato l'allenatore, un uomo mite, un formidabile professionista divorato dall'ansia di salvare una squadra senza capo nè coda.

    Basta con i giocatori strapagati, straviziati, stracoccolati che non accettano le sostituzioni. Basta con questi professionisti, ma in realtà sono dilettanti allo sbaraglio, che non conoscono l'educazione e il rispetto. Baciano la maglia, salvo cambiarla alla prima occasione utile; se non beccano palla, anzichè ringraziare l'allenatore perchè li toglie di mezzo evitando ulteriori danni alla squadra, lo insultano.

    La Fiorentina di Prandelli e Della Valle era diventata famosa anche per il suo stile e per i suoi valori etici. Prandelli non c'è più e sono due anni che la Fiorentina vagola nel nulla della sua inconcludenza. Della Valle lanci un altro segnale forte: cacci Ljajic. Non può più indossare la maglia viola.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore editoriale ww.calciomercato.com 

     

     

     

      

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