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  • Di Carlo raccomanda:|'Chievo, una gara non basta'
Di Carlo raccomanda:|'Chievo, una gara non basta'

Di Carlo raccomanda:|'Chievo, una gara non basta'

Ricordi che si mescolano. Il 'Tardini', per una notte, è stata isola felice di Sergio Pellissier. Quante volte il capitano ha ripensato a quel momento. Gigi Delneri lo butta nella mischia, Corini e Franceschini gli organizzano un party a sorpresa. Palla sui piedi a tempo scaduto. Palla in rete, con Frey che recita litanie. È il primo gol di Sergio con la maglia del Chievo. Ormai perso nella notte dei tempi. Ma fa bene al cuore e alla memoria ricordare. Oggi la sfida tra Parma e Chievo contrappone due squadre di ottima caratura. I Crociati, a dire il vero, sono stati concepiti per puntare all'Europa. Inutile fare troppi giri di parole. Roberto Donadoni dispone di un gruppo di grande qualità. Mimmo Di Carlo, però, sa come affrontare partite di questo tipo. “Intensità e compattezza” raccomanda il mister. Altrimenti si fa dura. DOUBLE FACE. Il modulo è sempre lo stesso. Le varianti non mancano. E il Chievo quest'anno sembra poter affondare i colpi sull'avversario in qualsiasi momento. Prendiamo la sfida contro il Bologna. Esce Di Michele, entra Cruzado. Si piazza alle spalle di Pellissier a pochi metri da Théréau. Qualcuno dice: ecco l'albero di Natale, 4-3-2-1. Neanche il tempo di capire cosa cambia che Cruzado si traveste da Babbo Natale ed inizia ad elargire doni. Attimi e ispirazioni. Dietro il Chievo è copertissimo. Anzi, c'è anche di più. L'infortunio alla caviglia occorso a Jokic ha permesso a Di Carlo di testare Frey sulla corsia mancina. E i risultati sono stati molto incoraggianti. Marco Rigoni ancora non si è visto, ma è giocatore che può piazzare in mediana e pure dietro le punte. In più un Luciano così accende i sogni del popolo del Chievo. Aspettando Paloschi. E tenendo pure conto dell'enorme difficoltà della gara di stasera. Perché il Parma ha perso al debutto. E vorrà rifarsi. Ma a Torino contro la Juve non ha certo sfigurato. CUORE CHIEVO. “Dobbiamo convincerci- racconta l'allenatore gialloblù- di essere una squadra che dev'essere dinamica. Sempre. Nei movimenti ma anche nei pensieri. Non possiamo accontentarci. Una vittoria, una buona prestazione non possono essere considerate punto d'arrivo. Ma semmai trampolino di lancio. Solo così potremo ottenere quello che veramente vogliamo”. Oggi la salvezza. Domani chissà. Intanto a poche ore dall'inizio della gara si può iniziare ad intuire quella che potrebbe essere la formazione destinata a scendere in campo. RINALDO SÌ O NO? È stato il migliore in campo Rinaldo Cruzado. Il peruviano ha cambiato il corso della partita segnando un gol e fornendo l'assist del vantaggio a Pellissier. Verrebbe da dire: in campo subito. Di Carlo, però, è sempre molto attento agli equilibri che regolano l'armonia di squadra. E non a caso ha voluto lavorare per due giorni a 'porte chiuse'. L'idea è che il blocco difensivo venga riconfermato. Certo, ora anche Jokic è tornato a disposizione. Frey, però, sta cavalcando l'onda, disputando una buona gara a sinistra. E potrebbe anche essere riconfermato. Stesso discorso vale per la mediana. Luciano è da applausi. Luca Rigoni cattura palloni e riparte. Hetemaj ha lavorato di gomito e di stile. Il dubbio semmai è lì davanti. Pellissier dentro. E qui non ci piove. Se davvero Cruzado dovesse entrare, uno tra Di Michele e Théréau dovrebbe fargli spazio. Di Carlo la chiude così. “Dubbi? No, solo certezze. Ho una squadra che risponde presente”. Prima o dopo, allora, non fa differenza. Purché sia Chievo. Quello che vuole Mimmo.

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