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  • Diario da Londra: alla fine Johnson chiuse pub e ristoranti. Ma i ricchi portano il virus in campagna

    Diario da Londra: alla fine Johnson chiuse pub e ristoranti. Ma i ricchi portano il virus in campagna

    • Caterina Soffici
    Un piccolo passo fuori dalla follia. Troppo poco, ma meglio di niente. Il pazzo biondo ha annunciato una misura senza precedenti per il Regno Unito. Neanche durante la guerra, bombe permettendo, era mai successo. Gli tremava la voce (probabilmente prevedendo la reazione del padre) quando  l'ha detto: chiusura dei pub. E di tutti gli altri luoghi di ritrovo: ristoranti, caffè, nightclub, palestre, discoteche, piscine, teatri, cinema.

    Cip&Ciop oggi non pervenuti. Probabilmente sono già stati chiusi a doppia mondata nelle segrete della Torre di Londra. L'annuncio durante la conferenza delle 5, dove il biondo pazzo, provato e spettinatissimo, si è presentato con due diversi angeli custodi: Rishi Sunak, il Cancelliere dello Scacchiere (hanno questi nomi strani, ma è il ministro delle Finanze), l'unico con la testa a posto della cricca. E dalla dottoressa Jenny Harries, la vice di Ciop, perché quando il gioco si fa duro tirano fuori le donne, per non fare discriminazioni di genere.

    Dopo aver detto abbracciatevi tutti e portate il giro il virus il più possibile, ora si parla di "misure senza precedenti per tempi senza precedenti". Il sistema sociale inglese è così fragile, senza famiglie di supporto e senza risparmi sotto il materasso, che contemporaneamente alla chiusura, sono state annunciate le misure economiche per farvi fronte: a chi rimane senza lavoro lo Stato pagherà l'80 per cento del salario, fino a un  massimo di 2.500 sterline al mese. Per quanti mesi? Finora per tre. Poi si vedrà. Il whatever it takes di Mario Draghi fa ridere al confronto. Un bazooka da Impero, senza però più l'Impero alle spalle. Vedremo come faranno.

    Poi sono partiti gli slogan: costi quel che costi. Siamo vicini a voi. Non vi abbandoniamo. Non affronterete tutto questo da soli. Stiamo insieme e ce la faremo. Il nuovo Keep calm and carry on è Stay at home. Gli slogan sono la cosa più preoccupante e fanno tremare i polsi a chi ha seguito la campagna per la Brexit. Tutti slogan con il buco dentro. Comunque i soldi li mettono. E ne hanno tanti da buttarci dentro. E sono costretti a farlo perché sennò la gente gli scende in strada. Per il momento, gli altri negozi rimangono aperti. Non si sa bene per quale logica, ma se domani uno avesse una impellente necessità di andare a comprarsi un paio nuovo di Loubutin, lo può fare.

    Intanto, come il buon Manzoni insegna, i ricchi e gli aristocratici con magioni in campagna, stanno già lasciando la capitale, per portare il virus anche in quei paesini rurali che finora la brutta bestia aveva avuto la cortesia di risparmiare. E qualcuno di questi bellocci, come riportano i tabloid furibondi, si è pure lamentato sui social che non c'è internet e ha avvisato gli amici  di non scrivere su Whatsapp ma di telefonare. Uffa. Chiusi in questo castello. Che barba, che noia.

    Scene già viste, niente da aggiungere. Si continua sulla stessa scia di errori, chiusure a pezzetti, niente lockdown totale di Londra. Solo che è triste vedere come la presunzione e la stupidità degli esseri umani non cambi mai. Non capisco se i  giornali italiani non li leggono proprio. O se li leggono e ci ridono sopra, pensando di essere più furbi.

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