Dybala, da 'centravanti alla Mertens' con Sarri al mercato. La cifra chiesta dalla Juve e le offerte
DYBALA NELLA NUOVA JUVE? - Dal punto di vista tattico, guardando ai nomi che circolano per la panchina della Juve, per il numero 10 non si prospettano scenari facilissimi. Il grande favorito per sedersi sulla panchina dei campioni d'Italia ad oggi è Maurizio Sarri: nel suo 4-3-3, Dybala farebbe fatica a fare l'esterno d'attacco (come ha fatto fatica a farlo con Allegri). Potrebbe forse fare il centravanti 'alla Mertens', ma come la mettiamo con Cristiano Ronaldo? CR7 sarebbe disposto ad allontanarsi dalla porta? Difficile. D'altronde, è stato evidente in tutta la stagione appena conclusa come la coesistenza fra i due, in campo, non sia semplice. Lo stesso discorso varrebbe se il nuovo allenatore della Juventus fosse Pep Guardiola (anche se al momento si tratta di poco più che una suggestione), mentre qualche chance in più la Joya ce l'avrebbe negli schemi di Mauricio Pochettino.
MERCATO: CIFRE E DESTINAZIONI - L'ipotesi più probabile, quindi, è quella della cessione. Già, ma a quali cifre? Accantonate le ipotesi da favola di cui si parlava due estati fa, quando dopo la sua miglior stagione la quotazione dell'argentino aveva sfiorato i 100 milioni, ad oggi una cifra realistica è quella intorno ai 70-80 milioni. Alla porta di Agnelli, Nedved e Paratici però fino ad ora non ha bussato nessuno. All'estero, il club che più di ogni altro ha fatto un pensierino a Dybala (e forse ancora lo sta facendo) è il Bayern Monaco. A seguire, un'altra pista percorribile potrebbe essere quella dell'Atletico Madrid, per andare a ricoprire la casella che sarà lasciata libera da Griezmann. Infine, in Italia, l'unica strada che potrebbe aprirsi è quella di uno scambio con l'Inter per Icardi, scenario al quale per il momento Paratici ha detto no, ma che potrebbe riaprirsi in qualsiasi momento.
L'unica certezza in questo momento è la valutazione che la Juventus fa del giocatore (classe 1993, 182 partite e 78 gol in bianconero dal 2015 ad oggi): non meno di 90 milioni di euro. Troppi?
