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  • Empolimania: la scossa del capitano, Zanetti indovina i cambi

    Empolimania: la scossa del capitano, Zanetti indovina i cambi

    • Carlo Alberto Pazienza
    Il calcio è davvero strano. A volte ti toglie quando meriteresti, altre ti premia anche quando ai punti dovresti uscire sconfitto. Ed è quello che in pratica è successo all’Empoli in questa settimana, dalla sconfitta immeritata con la Roma alla vittoria, fondamentale e assolutamente imprescindibile, sporca e sofferta di ieri a Bologna. La squadra obiettivamente ieri ha faticato. Come sempre ha avuto un ottimo approccio, nel quale è subito riuscita a costruire, anche grazie a due clamorose leggerezze della difesa rossoblu, tre ghiottissime palle gol. Due davvero clamorose, a tu per tu con Skorupski, dopo altrettanti disimpegni sanguinosi dei difensori di Motta. Ecco, lì, dagli attaccanti di una squadra a caccia ancora della prima vittoria stagionale (nello specifico Lammers e Satriano) ci si aspettava una cattiveria e una determinazione diversa. Segno premonitore non proprio beneaugurante, anche perchè il Bologna con il passare dei minuti, tra la fine del primo e l'inizio del secondo tempo, ha preso coraggio e ha iniziato a sovrastare gli azzurri dal punto di vista atletico. La partita è cambiata quando Zanetti ha iniziato la girandola dei cambi, inserendo Cambiaghi, Henderson e Grassi al posto di Satriano, Bajrami e Marin. Forse in quel momento la squadra ha perso qualcosa dal punto di vista tecnico, ma ne ha guadagnato sotto il profilo del pressing e della profondità. Ed è così che è arrivato il gol vittoria, da una palla recuperata e un lancio in profondità che ha permesso a Bandinelli di depositare in rete un pallone pesantissimo. Poi c’è stato l’assalto felsineo, con due clamorosi pali colpiti da Arnautovic e Zirkzee che hanno fatto tremare i tifosi azzurri giunti al Dall’Ara.

    La fortuna, che fino ad oggi non aveva certo soffiato dalla parte degli azzurri, stavolta ha cambiato direzione, premiando un Empoli che pur non meritando ha portato a casa una vittoria fondamentale. Propria quella che serviva, anche se sporca e immeritata, per sbloccarsi psicologicamente e respirare una boccata di ossigeno prima della sosta. I protagonisti di questa vittoria sono due: Filippo Bandinelli e Paolo Zanetti. Il capitano, a segno per la seconda volta consecutiva, non è sicuramente il giocatore più talentuoso del centrocampo azzurro, ma è dotato di una determinazione e di cuore che gli stanno consentendo di diventare decisivo anche nell’area avversaria. Il mister è riuscito a liberarsi di una tensione e di una sofferenza che ormai si portava dentro da 7 giornate. Stavolta ha letto bene la partita, l’ha capita, ha immaginato cosa sarebbe potuto accadere nei minuti seguenti. E finalmente ha avuto anche risposte importanti dagli uomini della panchina, che fino ad oggi non avevano mai inciso. La vittoria, lo ripetiamo, ricopre un valore inestimabile per tanti aspetti: consente all’Empoli di smuovere la classifica e di allontanarsi dalla zona rossa, ma soprattutto permette di preparare la sosta con serenità in vista il ritorno in campo, quando gli azzurri saranno chiamati sostenere un filotto per niente semplice con Milan, Torino, Monza, Juve e Atalanta. Il campionato è sicuramente lungo, ma la strada intrapresa sembra davvero quella giusta.

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