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    Euro 2024: in Germania tutto pronto da 6 anni, con 15 miliardi e super stadi costruiti anche con soldi pubblici

    Euro 2024: in Germania tutto pronto da 6 anni, con 15 miliardi e super stadi costruiti anche con soldi pubblici

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    Dal 14 giugno al 14 luglio 2024, i tre volte campioni della Germania ospiteranno i 17esimi campionati Europei (con sorteggio dei gironi, questo pomeriggio, all’Elbphilarmonie di Amburgo, dalle ore 18).

    Le partite ufficiali di questo evento esclusivo a marchio UEFA (inferiore per numeri ed audience tv solo al Mondiale), si svolgeranno in 10 città tedesche: dalla capitale Berlino, passando per Colonia, Monaco di Baviera, Francoforte, Amburgo, Dortmund, Lipsia, Gelsenkirchen, Stoccarda fino a Düsseldorf. Tutte host-cities in grado di ospitare match, di una competizione internazionale, all’interno di stadi hi-tech di ultima generazione

    A poco più di sei mesi dal fischio d’inizio di Euro2024, la UEFA, titolare di tutti i diritti dell’evento, può contare su 9 “official global sponsor” internazionali (dallo storico partner tecnico Adidas, a Coca-Cola, Atos, Booking.com, Lidl, Engelbert Strauss, Vivo, Alipay, oltre a Hisense al suo 3° rinnovo consecutivo). 

    A questi si aggiungono i cinque “local sponsor”, collegati a filo doppio al comitato organizzatore della manifestazione. Nello specifico sono alcuni dei marchi più rappresentativi, nei diversi settori merceologici di riferimento, del mercato tedesco: il colosso delle tlc Deutsche Telekom, la birra Bitburger, le ferrovie Deutsche Bahn, l’azienda di lavorazione carni Wiesenhof e la compagnia assicurativa Ergo. Quest’ultima, tra l’altro, èdiventata il "presenting partner" esclusivo del programma di volontari, che l’UEFA, per la prima volta, organizza assieme alle 10 città sedi di gare (per un totale di 16mila risorse-lavoro impegnate in 25 aree di intervento). In totale, durante il mese di gare, sono previste 51 partite (coinvolti 24 team nazionali) e più di 2,78 milioni di tifosi. 

    La parola d’ordine del progetto tedesco è “affidabilità”. La Federcalcio teutonica (DFB), a fine settembre 2018, aveva superato al ballottaggio la Turchia, già sconfitta nel bid di Euro2020 (da poche settimane, assieme all’Italia, ospiterà i match dell’edizione 2032). 
     
    La Germania, nel 2006, aveva ospitato un altro grande evento di caratura internazionale: i Mondiali. Una scommessa vinta, perché, a distanza di 18 anni, l’ecosistema tedesco può vantare stadi e infrastrutture all’avanguardia. Molti di questi sono state realizzati, grazie anche alla mano pubblica (un’eresia se pensiamo a quanto avviene nel nostro Paese dove parlare di costruzione di stadi è un tabù), proprio in occasione dell’evento iridato. Oggi la stragrande maggioranza di questi impianti rappresentano una vera e propria “legacy” (eredità) e li ritroveremo, in parte, riammodernati e potenziati (in termini di servizi) nella prossima estate, in occasione dell’edizione n.17 degli Europei.

    I 10 stadi selezionati sono dei veri e propri gioielli (in termini di capienza, sicurezza, facilities per i tifosi, sky boxavveniristici, infrastrutturazione, ecc.). L’impianto più piccolo è localizzato a Düsseldorf(presenta una capienza di 46.264 posti); quello più imponente è l’Allianz Arena di Monaco di Baviera (75mila posti). In totale, il progetto di Euro2024, porterà in dote una serie di novità, sia a livello di rete stradale e autostradale, sia sul terreno della mobilità cittadina. Non meno di 15 miliardi di euro di investimenti, di cui almeno la metà in opere di ammodernamento. 

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