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  • Ferrara: 'De Ligt ha personalità, ha fatto una buona stagione'

    Ferrara: 'De Ligt ha personalità, ha fatto una buona stagione'

    Ciro Ferrara, al Corriere Torino, ha parlato di De Ligt e della vittoria della Juventus.

    LA VITTORIA DI SARRI - "È lo scudetto di una squadra e di una società ormai abituata a stare a certi livelli. Il che significa abituata al successo, e a quelle che sono le pressioni interne ed esterne".

    SITUAZIONI - "La Juve sa gestire le situazioni, e i momenti. E, banalmente, ha una squadra superiore alle altre, in questo momento".

    QUANTO HA INCISO - "Ovviamente, come tutti, Sarri ha dato il suo contributo, e di sicuro qualche sassolino se lo può togliere".

    UNA JUVE DIVERSA? - "No, assolutamente. Anzi, nei numeri, a parte quelli di Dybala e Ronaldo, che sicuramente hanno migliorato nei gol segnati, dalle cifre mi sembra la consueta grande squadra".

    EQUILIBRIO - "Dal punto difensivo ha incassato qualche rete in più, ma è stato un dato equilibrato, appunto, dai gol degli attaccanti, giocatori di grandissima qualità".

    NIENTE SARRISMO - "Direi che è stata la solita Juve: determinata, concentrata e, soprattutto, abituata. Che è la cosa principale. Il Sarrismo è qualcosa che non si è visto".

    RIVOLUZIONE? - "Non so neppure se sia giusto parlare di Sarrismo, perché da questo punto di vista, non ho notato una qualità di gioco differente. Cos'ha fatto la differenza? Ho notato una squadra forte e che, secondo me, continuerà a essere quella da battere, anche per il prossimo anno. Perché? Non vedo delle squadre che, per livello di giocatori e mentalità della società, possano contrastare la Juve".

    PERDERE LO SCUDETTO? - "Mai pensato, anche quando la Lazio era arrivata a meno uno. E proprio per l’abitudine che la Juve ha di un torneo così lungo e difficile, come è il campionato italiano".

    DE LIGT - "Merita un giudizio positivo, senza dubbio. Diciamo che l’infortunio di Chiellini gli ha permesso di trovare subito una certa continuità, come non capita spesso. Se, per diversi motivi, non giochi sempre, di conseguenza hai un rendimento che può anche non essere sempre massimale. Stiamo parlando di un giovane che ha grande personalità: come tutti, in certe cose ha bisogno di migliorare, ma per essere il suo primo anno in Italia, è stato bravo".

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