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  • Finali Primavera: da Macek a Zé Turbo, 8 talenti in lotta per lo Scudetto

    Finali Primavera: da Macek a Zé Turbo, 8 talenti in lotta per lo Scudetto

    • Emanuele Tramacere
    Prenderanno il via oggi, con il primo quarto di finale fra Inter e Palermo, le Final Eight del campionato Primavera che porteranno nella giornata di sabato 4 giugno alla consegna dello Scudetto nel corso della finale che si disputerà al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Alle 6 finaliste Inter, Roma, Palermo, Juventus, Entella e Atalanta, qualificatisi attraverso i gironi, si sono aggiunte in seguito ai playoff di qualificazione anche Empoli (che ha battuto il Milan) e Torino (che ha avuto la meglio sulla Fiorentina).

    Questo il programma delle finali con gli accoppiamenti già definiti per i quarti di finale:

    QUARTI DI FINALE
    Inter-Palermo, venerdì 27 maggio, ore 20.30 a Modena.
    Roma – Virtus Entella, sabato 28 maggio, ore 17.30: a Reggio Emilia
    Juventus – Empoli, domenica 29 maggio, ore 15.30: a Reggio Emilia
    Torino – Atalanta, domenica 29 maggio, ore 18.15 a Modena
    SEMIFINALI
    Vincente quarto 1 vs Vincente quarto 3, martedì 31 maggio, ore 20.30 a Reggio Emilia
    Vincente quarto 2 vs Vincente quarto 4, mercoledì 1 giugno, ore 20.30 a Reggio Emilia
    FINALE
    Sabato 4 giugno, ore 20.30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

    QUANTI GIOVANI DALLA SERIE A - Analizzando le formazioni che si affronteranno per queste finali sono tante le sorprese che potrebbero cambiare gli equilibri delle sfide. Tanti giovani già lanciati in Serie A, infatti, sono stati richiamati in Primavera per dar manforte ai ragazzi che, in stagione, si sono conquistati la qualificazione. Da Manaj e Gnoukouri per l’Inter a Pezzella e La Gumina per il Palermo, ma anche Nura per la Roma, Favilli per la Juventus e il tris di giovani già lanciati in Serie B dall’Entella, Coppola, Di Paola e Mota. Il potenziale per fare bene non manca a nessuna squadra, ma quali possono essere le potenziali sorprese delle finali? Abbiamo scelto 8 giocatori, uno per squadra su cui i rispettivi allenatori contano con forza.

    INTER, E’ IL MOMENTO DI CORREIA - Turbo, così lo aveva chiamato Mancini in conferenza stampa è sicuramente il giocatore più atteso della formazione Primavera dell’Inter. Josè Correia è un attaccante classe '96, “scippato” all’Atletico Madrid che lo stava acquistando dallo Sporting Lisbona è un prima punta che può adattarsi anche sugli esterni data la straordinaria esplosività. Velocissimo, sa puntare l’uomo e saltarlo con decisione, ma è dotato anche di un ottimo senso del gol. In regular season ha collezionato 15 gol e 4 assist in 29 gare.

    PALERMO LA GUMINA COME AL VIAREGGIO – 23 gol in 24 partite e 3 presenze in Serie A sono il bottino del bomber più florido del campionato. Antonino La Gumina, classe ’96 “sceso” dalla prima squadra per dare una mano alla Primavera del Palermo è pronto a ripetere l’exploit del Torneo di Viareggio, dove si laureò capocannoniere e portò il Palermo alla finale persa contro la Juventus. Il suo maestro in stagione è stato Alberto Gilardino, da cui sta imparando movimenti e piazzamenti in zona gol.

    ROMA, DI LIVIO PRONTO AL GRANDE SALTO – Figlio d’arte, più offensivo del padre, per Lorenzo Di Livio è arrivato il momento di compiere il decisivo salto di qualità. L’esordio in prima squadra in Serie A lo ha responsabilizzato e con l’assenza dello squalificato Sadiq sarà attraverso le sue giocate che la Roma di De Rossi dovrà provare a creare pericoli importanti per gli avversari. Esterno d’attacco o trequartista, sa giocare la palla con entrambi i piedi il che lo rende imprevedibile per le difese avversarie.

    ENTELLA, OCCHIO A MOTA – Arrivato lo scorso settembre dal club lussemburghese dell’Union Titus Petange come oggetto misterioso, Dany Mota si è rivelata una delle sorprese più importanti dell’intera stagione della Virtus Entella sia in Primavera che in prima squadra. Classe ’98 può giocare sia da prima che da seconda punta data la non imponente stazza fisica. Alto 1.80 destro di piede, è dotato di una grande tecnica di base frutto delle sue orgini portoghesi. Ha trovato il posto da titolare soltanto nella seconda parte di stagione, ma in 17 presenze con la Primavera ha all’attivo 9 gol e 2 assist.

    JUVENTUS, MACEK VALORE AGGIUNTO – Nella Primavera di Fabio Grosso i talenti non mancano. Da Audero a Romagna, da Favilli a Kastanos la formazione bianconera è sicuramente una delle più attrezzate per la vittoria finale. Eppure il giocatore in grado di poter consentire a Grosso di mettere in campo il suo 4-3-1-2 iper offensivo è il centrocampista ceco Roman Macek. Mezzala a tuttocampo, dall’infortunio di Clemenza Grosso ha iniziato a provarlo anche da perno davanti alla difesa. Ha una straordinaria capacità di corsa e due polmoni inesauribili abbinati ad un’ottima capacità di dialogare palla a terra coi compagni. Si ispira a Pavel Nedved e ha da poco rinnovato con la Juventus fino al 30 giugno 2019.

    EMPOLI, OCCHIO A PICCHI – Altro cognome importante per una squadra che ha saputo conquistarsi l’accesso alle finali eliminando nei playoff squadre del calibro di Lazio e Milan. L’Empoli che potrà contare sugli inserimenti dei “fuoriquota” Piu e Dioussè (che hanno fatto parte stabilmente della rosa di Giampaolo in stagione) si appoggerà al talento e alle giocate alle spalle delle punte del pronipote di Armando Picchi (capitano della Grande Inter di Herrera), Alberto, che da trequartista o da mezzala è il fulcro del gioco della formazione allenata da Massimo Mutarelli.

    TORINO, EDERA SI RIPETE? – Il rigore decisivo per la vittoria dello Scudetto della passata stagione in finale contro la Lazio lo ha tirato lui e in stagione Simone Edera ha saputo dimostrare di essere arrivato alla definitiva consacrazione come leader della formazione allenata da Moreno Longo. Il ciclo del Torino sembra arrivato alla giusta conclusione e dopo due finali consecutive e un titolo vinto è sicuramente la formazione più pericolosa ed esperta fra le 8 finaliste. Esterno destro, ma mancino di piede, Edera è un valore aggiunto non solo in fase conclusiva, ma anche nelle vesti di rifinitore. Sono infatti 13 i gol e 7 gli assist messi a segno in una stagione in cui ha trovato anche l’esordio in Serie A alla corte di Ventura.

    ATALANTA, TULISSI RE DEI BOMBER – L’Atalanta è tornata ad essere uno dei settori giovanili più floridi d’Italia e, con un girone di ritorno spettacolare è riuscita a qualificarsi direttamente alle finali. Protagonista assoluto nella squadra allenata da Walter Bonacina è stato Tiziano Tulissi, attaccante esterno classe ’97 che ha collezionato 15 gol in 20 apparizioni stagionali. Soprannominato dai compagni Pocho per le movenze che ricordano quelle di Ezequiel Lavezzi, Tulissi vede la porta come pochi, e in due anni di Primavera (la prima sotto età) ha saputo migliorare molto anche dal punto di vista tattico e difensivo. Reja l’ha più volte aggregato alla prima squadra convocandolo spesso in panchina. Dopo Pazzini, Montolivo, Grassi e Conti la Primavera bergamasca è pronta a far esplodere un nuovo talento.

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