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  • Fiorentina, Borja Valero: 'Il 4-2 con la Juve è indimenticabile. La squadra di Italiano ha le qualità ma...'

    Fiorentina, Borja Valero: 'Il 4-2 con la Juve è indimenticabile. La squadra di Italiano ha le qualità ma...'

    Questo pomeriggio l’ex centrocampista di Fiorentina ed Inter Borja Valero, ospite del Pentasport, ha avuto modo di analizzare tanti temi di casa viola: dalla storica ricorrenza del 4-2 contro la Juventus ad un eventuale ingresso in società. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:
     
    "Quando ripenso a quella vittoria di 9 anni fa mi vengono sempre i brividi, non abbiamo vinto niente nonostante siano stati anni felici e quello è un ricordo bellissimo. L'Inter l'anno scorso l'ha ribaltata sfruttando anche il calo dei viola dopo un grande primo tempo. La Fiorentina però ha ben figurato contro queste squadre, servirà concretezza per i viola altrimenti l'Inter partirà favorita. In un centrocampo qualità ci deve essere, io penso che i viola debbano intercalare un po' il gioco. Spesso la squadra crea e va sugli esterni, per non essere sempre prevedibile dovrebbe provare a sfondare anche per vie centrali. Se penso alla carriera da allenatore? Prenderò il patentino per soddisfazione personale, poi in futuro vedremo cosa accadrà. E' possibile che ci siano dei giocatori che ancora faticano a fare i conti con i doppi impegni”.
     
    Ha poi parlato di quanto sia importante per il club la Conference League: “E’ un trofeo che va giocato e provato a vincere, la Roma ci è riuscita ed è una competizione in cui la Fiorentina può arrivare fino in fondo. Il centrocampo fa parte del problema, la pressione in avanti lo scorso anno era ancora più concreta, i difensori però sono sempre uno contro uno ed è un'altra cosa che va considerata. Spero che i giocatori stiano pensando solo a migliorarsi, senza guardare la bassa classifica”.
     
    Ha anche ricordato alcuni momenti indelebili della sua esperienza a Firenze e parlato di un suo eventuale futuro da dirigente in viola: “Nel mio ultimo anno a Firenze l'unico obiettivo che avevo era salvarmi, speravo che le nostre rivali non facessero punti, non contavo solo sulle nostre forze, un po' di paura mi era presa. Italiano ha fatto vedere cose buone, quest'anno sta incontrando qualche difficoltà in più ma la stagione resta lunga. Io in società? Non ci penso ma nel caso vorrei solo un ruolo, qualunque esso sia, nel quale possa prendermi responsabilità per le decisioni prese e non essere portato in giro come una figurina. Penso faccia bene avere una persona che ha vissuto la Fiorentina per fare le pubbliche relazioni per la società, figura che ora penso manchi“. 
     
    Ha infine analizzato questo inizio di stagione della Fiorentina di Vincenzo Italiano: “Sarei più preoccupato se non si creassero le opportunità, ma le occasioni da gol ci sono. Ciò che manca è la concretezza che sta costando punti. Lo scorso anno la Fiorentina ha messo in difficoltà le squadre che provano a giocare come le big. Logico che l’Inter sia favorita anche perché sta ritrovando fiducia. Se la Fiorentina si sente bene sul piano offensivo lavora meglio anche sulle coperture preventive e tutta la squadra regge meglio il campo. L’attuale centrocampo? La qualità c’è perchè altrimenti la Fiorentinanon avrebbe sempre il pallino del gioco ed il possesso. Credo che la Fiorentina dovrebbe ogni tanto però variare il gioco e cercare di essere meno prevedibile, provando a sfondare centralmente con le mezzali, non solo attaccando sull’esterno. Barak ancora non si è adattato al 100% al gioco della Fiorentina ma può fare la differenza. Castrovilli è uno che tra le linee sta mancando. Proverei col 4-2-3-1 ed uno tra Bonaventura e Barak dietro la punta”.
     

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