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  • La Fiorentina ha una pioggia di milioni. Ma la voglia di reinvestirli c'è?
La Fiorentina ha una pioggia di milioni. Ma la voglia di reinvestirli c'è?

La Fiorentina ha una pioggia di milioni. Ma la voglia di reinvestirli c'è?

  • Giacomo Brunetti
Il calendario impone una sterzata. Stefano Pioli attende, Pantaleo Corvino e Carlos Freitas devono operare, accelerando le tempistiche del mercato in entrata. La Fiorentina ha ceduto il cedibile, anche qualcosa in più, vendite che rientrano nella natura e nelle dinamiche attuali di questo sport. Un tesoro di tutto rispetto: Bernardeschi, Ilicic, Borja Valero, Vecino, Milic, Tatarusanu. In attesa di Kalinic. Una pioggia di milioni da reinvestire. La difesa è completata, almeno negli acquisti, anche se un terzino sinistro, prima del termine ultimo, andrà preso, per dare all'allenatore un'alternativa a Maxi Olivera.

CERTEZZE - Poche. Normale quando c'è aria di cambiamento, di rivoluzione. Il nuovo ciclo inizia con un esiguo numero di punti cardine: Marco Sportiello in porta, Davide Astori al centro della difesa e Federico Chiesa sulla trequarti. Una spina dorsale italiana che, se si guarda attorno, sente il rumore delle balle di fieno rotolare nel deserto. Vitor Hugo e Nikola Milenkovic affiancheranno l'ex Cagliari: il primo sembra ancora distante dal completo adattamento al calcio italiano, il secondo sembra un passo avanti ma parte da dietro e dovrà essere testato. C'è poi Riccardo Saponara, un'incognita dal punto di vista fisico, indiscutibile da quello tecnico se in buon stato di forma. Milan Badelj sarà incerto fino al 31 agosto, Nenad Tomovic potrebbe essere sovrastato da Bruno Gaspar, anche se al momento le prestazioni del portoghese hanno fino a ora deluso.

NECESSITÀ - "La società sa cosa deve fare", parola di Pioli. L'allenatore parmense è partito oggi con la squadra alla volta di Braunschweig, dove i viola sosterranno un ritiro di una settimana che culminerà nell'amichevole di domenica contro il Wolfsburg. Tante le incertezze e le mancanze. Il centrocampo, dopo aver accolto Jordan Veretout, vuole un altro acquisto, tecnico e di spessore. La trequarti poi necessita di un esterno sinistro titolare, un centrale e una riserva di Chiesa. Infine, Corvino dovrà lavorare per un grande colpo in attacco, in caso di partenza di Kalinic. Khouma Babacar non rimarrà da solo e, concretamente, potrebbe partire nuovamente in seconda linea rispetto a un nuovo innesto. Al momento non ha brillato, ma sicuramente non ha peccato in voglia e determinazione.

ATTESA - Valentin Eysseric, Matteo Politano e, più staccato, Giovanni Simeone. Sono questi i primi tre nomi sul taccuino viola. Il trequartista del Nizza è ormai a un passo, nonostante il preliminare di Champions League disputato da titolare: l'accordo è stato trovato da tempo, manca solamente la chiusura definitiva. Il giocatore del Sassuolo invece rappresenta una situazione da valutare con più attenzione: i neroverdi hanno sparato alto, Corvino vuole chiuderla alle sue condizioni, comunque senza sottostare alle richieste degli emiliani. Circa dieci milioni offerti dalla Fiorentina, almeno quattro in più quelli considerati necessari da Sassuolo per lasciar partire il calciatore. A metà settimana un nuovo incontro. L'attaccante del Genoa rappresenta il nome di fuoco: valutazione anche qui molto alta, l'argentino interessa ma la pista è ancora in fase embrionale. In attacco potrebbero esserci quindi altri nomi, come quello di Ilija Nestorovski.

TEMPISMO - I dirigenti viola si trovano con una squadra da completare in gran parte a ventuno giorni dal fischio d'inizio di Inter-Fiorentina. Il malumore cresce, così come l'attesa per gli acquisti. Le voci e i giudizi cominciano ad accumularsi. Per smentire tutti servono chiarezza, velocità d'esecuzione e, soprattutto, giocatori pronti all'uso, di valore e con qualità. Per regalare a Pioli e alla città una squadra competitiva.

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