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  • Fiorentina, Italiano: 'Meritiamo la classifica che abbiamo, guai a mollare. Ecco come fermare Berardi' VIDEO

    Fiorentina, Italiano: 'Meritiamo la classifica che abbiamo, guai a mollare. Ecco come fermare Berardi' VIDEO

    • Federico Targetti, inviato
    Giornata di conferenza stampa in casa Fiorentina: domani al Franchi arriva il Sassuolo di Alessio Dionisi e del “mancato” viola Domenico Berardi. Vincenzo Italiano, tecnico gigliato, ha parlato così davanti alla stampa: 

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    Errore da non commettere? “Quello di non approcciare bene una gara difficilissima, data la forza dell’avversario. Il Sassuolo ha battuto le migliori, anche fuori casa. Si gioca alle 12:30, bisogna già stare con la testa alla partita di domani. Hanno giocatori di qualità e un gran gioco anche sotto la nuova guida tecnica. Sembra che siamo in crescita sotto tutti gli aspetti, lo dobbiamo confermare contro una squadra a parer mio fortissima”.
     
    Un regalo per concludere l’anno? “Ottenere il massimo, che è quello che ricerchiamo in ogni partita. Vogliamo dare continuità a questa striscia positiva davanti ai nostri tifosi. In Coppa Italia abbiamo fatto delle rotazioni e siamo rimasti contenti dei ragazzi che hanno giocato meno. Tutti stanno bene, è un momento da sfruttare perché i risultati ti fanno lavorare bene. Ci sarà da scegliere e scegliere bene, anche se i ragazzi credo abbiano capito che anche se non si comincia con la maglia da titolare si può essere comunque decisivi. Conosciamo l’importanza della partita di domani, manteniamo questo entusiasmo”.
     
    Concentrazione? “Non voglio pensare al fatto che qualcuno possa avere la testa alle vacanze, dobbiamo concentrarci solo sulle prossime due partite, una per una. So di avere a che fare con dei ragazzi intelligenti, la loro crescita ne è la prova”.
     
    Berardi? “Ha delle qualità straordinarie, va in doppia cifra, fa assist. Dobbiamo cercare di arginare lui e i suoi compagni come abbiamo limitato Ribery e la Salernitana. Poi starà a noi quando la palla sarà tra i nostri piedi”.
     
    Fiorentina come le altre squadre in cui ho compiuto imprese? “Una cosa che ritrovo è che noto sempre una fase in cui la squadra è in grande fiducia, sempre molto più matura rispetto all’inizio, con i punti che aumentano via via. Sta avvenendo anche in questo periodo, cresciamo soprattutto grazie all’attaccamento e allo spirito di squadra dei ragazzi”.
     
    Rapporto con la città? “Da avversario ho sempre visto la piazza di Firenze calda, passionale. Ora che sono io l’allenatore è stato tutto confermato. Sento fiducia, entusiasmo da parte del pubblico e voglio alimentarlo, per noi è fondamentale. Qui si può lavorare bene, meritiamo di stare in queste posizioni. Personalmente ci tengo a dire che tanti ragazzi stanno sviluppando un attaccamento speciale a questo contesto”.
     
    Castrovilli? “A lui non manca nulla, in tanti stanno crescendo. Gaetano stava iniziando ad avere continuità ma ha avuto l’infortunio di Genova e adesso serve soltanto la scintilla che lo riaccende. Ha doti particolari, sono convinto che da un momento all’altro possa diventare importante per questa squadra, con il lavoro e l’aiuto da parte dei compagni”
     
    Fattori per le scelte di formazione? “A Venezia non giocò Maleh che era ex di turno, ma anche lui sta crescendo in maniera esponenziale. Ho sempre dubbi in base alla partita che mi aspetto di poter giocare, i miei centrocampisti mi danno moltissime alternative e di questo sono felice”.
     
    Atteggiamento? “Contro squadre come Verona e Sassuolo bisogna difendere bene come prima cosa. Tutto ciò che può determinare le sorti di un campionato passa dalla qualità che ti permette di avere spesso il pallino del gioco in mano e di soffrire meno gli avversari”.
     
    Dionisi dice che siamo il peggior avversario da affrontare ora? “Penso si riferisca alla nostra striscia positiva in casa. Mi sembra che le squadre ci rispettino e ci temano di più rispetto all’inizio, ma è una naturale conseguenza delle vittorie. Il momento va sfruttato per ottenere più punti possibile. Non vogliamo fermarci”.
     

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